03 agosto 2010

Aquila-Speculare sul post Terremoto

«Volevano speculare sul post-terremoto», è bufera in Abruzzo. L'ex assessore regionale abruzzese Ezio Stati (DC e poi FI), padre dell'attuale assessore Daniela, ed altre tre persone, tra cui un ex deputato di FI sono state arrestate per corruzione nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini. L'assessore regionale alla protezione civile Daniela Stati, raggiunta dalla misura di interdizione dai pubblici uffici, si è dimessa dalla carica. Si parla di presunti «favoritismi». L'assessore e i 4 arrestati sarebbero implicati in un'attività illecita «al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari per fatti e atti connessi alla ricostruzione post-sisma del 6 aprile 2009», afferma il Procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini. La Procura dell'Aquila dopo le indagini svolte dalla Squadra mobile di Pescara ha chiesto alcune misure cautelari personali a carico di cinque persone, tra cui l'assessore Daniela Stati, "per episodi di corruzione".

I 5 COINVOLTI NELL'INCHIESTA - Daniela Stati è assessore regionale all'ambiente, ai rifiuti e alla protezione civile. Gli altri quattro coinvolti nell'inchiesta sono il padre Ezio (ex assessore Dc e poi Fi); il compagno della Stati, Marco Buzzelli; l'ex deputato di An e poi di Fi, Vincenzo Angeloni; Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di Telespazio e attuale amministratore delegato di Selex service management, società di Finmeccanica. La custodia cautelare in carcere riguarderebbe l'ex Vincenzo Angeloni (a Regina Coeli) e Marco Buzzelli (ad Avezzano), mentre Ezio Stati avrebbe ottenuto gli arresti domiciliari nella sua casa di Avezzano (L'Aquila) e Stornelli l'obbligo di dimora a Roma. Ezio Stati per anni fu tesoriere della Dc abruzzese e fu arrestato negli anni Novanta nell'ambito di alcune inchieste sulla tangentopoli, subito dopo essere stato nominato assessore regionale. Nel Duemila fu capogruppo regionale di Fi, ma si dovette dimettere in seguito al fatto che era passata in giudicato la sentenza di condanna relativa alla precedente vicenda giudiziaria. Vincenzo Angeloni, tra le quattro persone arrestate, ha 58 anni, è medico odontoiatra, originario di Avezzano, ed è stato deputato nella 13/a legislatura. Tra gli arrestati anche Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di Selex service management, società di Finmeccanica. Angeloni, ex patron della Valle del Giovenco (Lega Pro), aveva ceduto la società a Stornelli.

LE ACCUSE - «La richiesta - afferma il procuratore Alfredo Rossini - si è basata sull'accertamento di favori e utilità ricevute per aver compiuto attività contrarie ai compiti e ai doveri connessi alla funzione pubblica ricoperta. L'assunto accusatorio è sostenuto da uno scrupoloso lavoro di riscontro che non consente lettura dei fatti alternativa a quella proposta al giudice per le indagini preliminari dell'Aquila». «Il quadro probatorio che emerge - sempre secondo la procura - appare incontestabile considerato che vi sono prove evidenti dei 'doni' e delle utilità che i privati hanno corrisposto al pubblico ufficiale (Daniela Stati, ndr) e alle persone a lei vicine, al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari per fatti e atti connessi alla ricostruzione post sisma del 6 aprile 2009". Le indagini sono ancora in corso e "allo stato degli atti non sono indagati altri soggetti con incarichi rilevanti nell'ambito regionale e della protezione civile nazionale». «La Procura della Repubblica - conclude la nota - ha chiesto misure cautelari diversificate a seconda delle posizioni, dei ruoli e delle evidenze probatorie, sia per il buon proseguimento delle indagini, sia per la proporzionalità dell'intervento giuridico a garanzia degli stessi indagati».


3 commenti:

  1. Che schifo! Sempre la solita storia. gli italiani a fare solidarietà e pochi sciacalli ad approfittarne.

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  2. i trascorsi parlano chiaro purtroppo... quì sono stati azzerati due governi regionali per malaffare... far finta di non saperlo, è solo non voler sapere !

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  3. Non si conoscono ufficialmente i particolari ma è certa la corruzione - regali in cambio di appalti - sarebbero quindi quelli contro la pubblica amministrazione e sarebbero stati commessi nell'Aquilano e nella Marsica.

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