14 settembre 2010

Lui filmava ma...


La prima settimana di settembre ero a Jesolo con i miei due nipotini, Riccardo e Simone per far fare loro una settimana di mare in spensieratezza prima del rientro a scuola, in un posto tranquillo in questo periodo e sopratutto privo di macchine, in modo che la nonna Tella, sempre apprensiva, potesse godersi il solo anch'ella. Naturalmente sotto all'ombrellone oltre a prendere il sole leggo molto e oltre al Messaggero, leggevo anche i giornali locali (tra cui L'Arena di Verona) e di notizie strane ne ho trovate parecchie. Una che le batteva tutte è quella di un emerito DEFICIENTE (deficere = mancare e gle ne mancavano di rotelle a questo quì) che con una micro videocamera posizionata fra i lacci delle scarpe, filmava sotto le gonne le signore al supermarket, in profumeria, in edicola, o mentre erano in coda all'ufficio postale. E' stato notato giovedì pomeriggio dal personale d'un market di che ha chiamato i carabinieri e una perquisizione in casa ha permesso di trovare decine di filmati, anche dell'estate scorsa, centinaia di immagini e video pedo pornografici per cui il trentenne, è stato immediatamente denunciato. È stata un'indagine lampo quella condotta dai carabinieri della citata stazione balneare, e ora saranno gli stessi militari a proporre per il giovane il foglio di via obbligatorio da Lignano alla sua città di residenza. Celibe, l'uomo risulta già conosciuto dalle forze dell'ordine, che ora, codice penale alla mano, potranno procedere nei suoi confronti «soltanto» per il possesso di materiale pedopornografico. Questo perché attraverso i filmati rubati alle signore che facevano la spesa non è materialmente possibile risalire alle loro identità e quindi alle dirette interessate non è possibile sporgere querela. Ma non è finita qui. C'è un'altra serie di video che è stata trovata dai carabinieri nel computer portatile e nell'hard disc esterno che l'uomo aveva nell'appartamento preso in affitto a Lignano Sabbiadoro per un breve periodo di vacanza. Questi sono filmati molto particolari che ritraggono uomini, donne e bambini seduti su un wc. Evidentemente la microcamera era stata posizionata molto bene sulla porta d'un bagno che adesso i carabinieri cercheranno di identificare. Verosimilmente si tratta della toilette di un bar, un bagno misto e non diviso per donne e uomini. La microcamera posizionata fra i lacci delle scarpe era soltanto una di tre che i carabinieri hanno sequestrato al giovane. Trasmetteva le immagini su una micro card che poi consentiva di riversare i filmati sul suo computer, ricavandone poi dei dvd. In pochi giorni, risultano registrate due o tre ore di video nei vari negozi negozi. L'uomo è stato «tradito» dal freddo di questi giorni. Molte donne, infatti, invece di indossare le gonne avevano indossato i pantaloni e quindi il suo entrare e uscire dai negozi passando dalle casse senza comperare nulla è stato notato. Così è stato possibile per i carabinieri seguirlo nel suo losco "lavoro" e scoprire che il suo modo di avvicinarsi alle signore era alquando sospetto. La successiva perquisizione ha fatto il resto: decine di donne erano state metodicamente «schedate» e collezionate: ignare turiste a Lignano. A notizie del genere si stenta a credere, ma tantè è questa la dura "realtà" e il comportamento di questa mente malata. Adesso che hanno l'ennesima conferma che costui, tanto normale non è, ci si aspetta che le asutorità facciano qualcosa per non ritrovarselo ancora in giro a filmare .


2 commenti:

  1. Chissà quanti casi come questo ci sono in giro!!!!
    un saluto

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  2. @ernest
    spero proprio nessuno oltre quello che hanno acchiappato a Lignano!

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