18 aprile 2011

CHIETI - EX ASILO PRINCIPESSA DI PIEMONTE - PARTE 2°

Solo sabato 16 aprile, ho letto l’articolo in questione.

MEA CULPA!

Sono a conoscenza che nella associazione “Free Speech” oltre a te, Ivano Legnini,sono iscritti altri giovani di cui diversi appartenenti a famiglie impegnate politicamente in città. Peccato che non c’è quella “ miscelanea” fra gli altri giovani della città che porterebbe più frutti ad un discorso senza pregiudizi. Conosco come te il fabbricato e le associazioni che vi alloggiano. Quello che mi meraviglia è la facilità con la quale avete avuto un locale comunale al centro storico di Chieti , in barba alle molte-troppe associazioni che gravitano sul territorio,anche se né l’attuale amministrazione e né voi comunicate alla cittadinanza l’affitto che pagate. Dovrebbe essere un vanto oltre che un dovere rendere nota la notizia. Ribadisco il mio concetto che le scuole hanno spazi enormi inutilizzati che possono rendere accessibili agli studenti. Probabilmente per ragioni di sicurezza, ad una certa ora bisogna però chiudere il portone. Ho visto invece che ognuno di voi ha la chiave per entrare nello stabile e certamente anche se fate “ le orine…” nessuno vi caccerà. Fate una ricerca fra i cittadini di Chieti e domandate se vi conoscono. Io immagino le risposte! Saprai che a Chieti c’è una inflazione di associazioni e tuttavia seguitano a nascere. Solo poche sono conosciute e realizzano un qualche cosa per la città ,che però interessa tutte le fasce sociali e di età. Non potete pensare di rivolgervi solo ai giovani…e chiedere finanziamenti pubblici, specialmente oggi. Rispondo volentieri alla tua lettera perché scritta con toni pacati, da buon intellettuale da chi sa esprimere le sue convinzioni, non vuole litigare ne offendere. Sono uno che crede nei giovani che”nella consapevolezza che a cambiare il volto di una comunità possono essere soltanto loro, perchè hanno dalla loro entusiasmo ed energia che sono preclusi ai meno giovani”, sono d’accordo con te. Per cronaca, sabato mattino, ho dovuto bloccare l’amicizia con un vostro iscritto 22enne, su facebook, perché da venerdi mi stava tempestando di domande offensive, deliranti ed invettive alle quali ovviamente non ho nessuna intenzione di rispondere e perdere tempo. Io su facebook mi collego raramente, perché ho altro da fare e pensare. Non ricordo neanche come ho accettato la sua amicizia, probabilmente per dare un segnale ad un giovane. Ma essere insultato mi da fastidio. Probabilmente mi rivolgerò anche alla polizia postale. Concludendo, non è anche il rispetto delle idee- delle persone - e non vantare solo i diritti, che dovreste comunicarvi quando vi riunite?

Scritto da: Luciano Pellegrini

7 commenti:

  1. sarebbe interessante conoscere l'affitto pagato da tali associazioni e se sono finanziate da chi, con i soldi di chi e per quale scopo. La maggior parte dei cittadino non ne conosce neanche l'esistenza (solitamente queste associazioni hanno scopo prettamente politico)e sopratutto la loro funzione!

    RispondiElimina
  2. Gentile Luciano Pellegrini, sono un tesserato dell’associazione Free Speech e le ho già scritto una missiva privata nella quale condividevo la sua preoccupazione ed indignazione per lo stato strutturale del palazzo in questione, lasciato in abbandono da tempo immemore e privato di una dignità architettonica e storica che invece potrebbero e dovrebbero appartenergli. Al contempo le criticavo le considerazioni che lei esprimeva in merito all’associazione Free Speech, raccontandole come le condizioni in cui versava la nostra attuale sede fossero a dir poco pietose e di come si deve al lavoro dei tanti giovani che nel corso degli anni hanno volontariamente e gratuitamente partecipato alle attività associative, se oggi quei locali appaiono quantomeno più dignitosi ed accoglienti, sebbene le scarse possibilità economiche ed operative non abbiano mai permesso una vera e propria ristrutturazione. Non capivo infatti come lei potesse fornire giudizi circa l’offerta di Free Speech alla città, ignorando, come dimostra ancora di fare, il contributo culturale, sociale, artistico dell’associazione ai giovani teatini; dal 2005 ad oggi, oltre al servizio Left Book da lei citato nello scorso articolo, puntualmente presente ogni anno per agevolare il diritto allo studio, Free Speech è stata protagonista, e lo è tuttora, di numerosi eventi cittadini, dentro e fuori i locali di via Principessa di Piemonte, di carattere perlopiù artistico. Inoltre, nonostante il totale disinteresse e la mancanza d’aiuto da parte delle istituzioni (ma di quali finanziamenti parlate?), l’associazione, sebbene con discontinuità ma sempre con grande passione e volontà, ha svolto un importante ruolo sociale nella città, dando possibilità a giovani e giovanissimi di essere accolti in uno spazio, diverso dalla strada, dove, grazie a servizi come la sala prove, la biblioteca, l’aula studio o semplicemente il confronto con altri ragazzi, hanno conosciuto un modo di spendere il proprio tempo differente ed unico nella realtà locale.
    La sua risposta, sommaria e astrusa, voleva lasciar intendere come il suo intento non fosse un attacco all’associazione, bensì un invito alle istituzioni a mobilitarsi tanto dal punto di vista edile quanto da quello sociale.
    QUESTO SUO ULTIMO INTERVENTO DIMOSTRA invece COME IL SUO INTENTO SIA ESCLUSIVAMENTE QUELLO DI SCREDITARE FREE SPEECH, adducendo peraltro motivazioni insulse, pretestuose e cariche di pregiudizi; entrando nel merito trovo assurda la sua convinzione per la quale non si debbano fornire, o addirittura chiedere, finanziamenti (ribadisco: mai visti!) per associazioni prettamente giovanili, soprattutto in una città come la nostra dove gli spazi sociali per i più giovani sono praticamente inesistenti (le scuole non possono restare aperte oltre l’orario mattutino per via della mancanza di fondi e la conseguente impossibilità d’assunzione di personale addetto al controllo e alla pulizia).
    Rinnovo ancora una volta l’invito ad informarsi meglio circa la natura della nostra associazione e ad uno sforzo nella comprensione di come il problema, tanto dello stato dell’edificio di via Principessa di Piemonte, quanto della mancanza di spazi per le associazioni cittadine, non dipenda nel modo più assoluto da chi come Free Speech si è sempre impegnato sul territorio (e spera di continuare a poterlo fare) pur dovendo contare unicamente sulle proprie forze.
    Cordiali Saluti
    Un associato Free Speech

    RispondiElimina
  3. @anonimo

    a parte il fatto che in centro storico una cifra di 450 euro al mese è una cifra miserrima se si considera che siete in centro storico e occupate circa 100 mq di superficie come da te dichiarato. Free Spech, come lo definisci tu con parole o chiacchiere libere, dovrebbe dirci cosa ha fatto negli ultimi due anni per i giovani di Chieti, quali le attività o i sollazzi organizzati e le loro finalitò. Non basta dirci da dove proviene il nome e il cognome CI DOVETE ILLUSTRARE IN MANIERA CHIARA E PRECISA COSA FATE e sopratutto a quale area di partiti vi appoggiate. Allora le nostre preoccupazioni resteranno IMMUTATE, ma almeno sappiamo cosa ci si deve aspettare o non aspettare da VOI. Aspetto fiducioso una risposta!

    RispondiElimina
  4. Caro Teatino (o nel tuo caso sarebbe meglio chietino?) DOC, il tuo intervento risulta quantomeno balordo e privo di cognizione di causa (ma hai letto ciò che ho scritto oppure hai risposto random?): non comprendo come tu possa lamentarti del fatto che un'associazione SENZA SCOPO DI LUCRO paghi troppo poco per l'affitto della sua sede; non comprendo come ti ostini a chiederci di illustrarti quali sono i nostri intenti e quale il nostro operato, dal momento che ciò è già stato ripetuto più e più volte in svariate sedi e basterebbe chiedere a qualcuno giovane della città per ottenere facile risposta; non comprendo perché ti domandi a quale area di partiti ci appoggiamo, visto che Free Speech è dichiaratamente apartitica e non riceve finanziamenti da nessun soggetto politico; non comprendo infine perché ci poni tali questioni quando tu stesso ammetti che le tue (pregiudiziose) convinzioni "resteranno immutate". Fiducioso invece che riuscirai a uscire da questa logica preconcetta e a comprendere l'importanza di associazioni come la nostra per la città di Chieti, ti saluto.

    RispondiElimina
  5. @ anonimo
    a parte il fatto che il chietino della situazione potresti essere tu che rispondi a Pellegrini a destra e a manca sul web anche un pò irato. Torno a dire che 450 euro mensili sono una miseria quando un ragazzo(universitario) è costretto a sborsare in centro storico più di 500 euro per una stanzetta di non più di 20 mq. Torno a dirti che solitamente le associazioni (spero la vostra non sia simile a un centro sociale)sono spesso contente di dire cosa fanno, quanto fanno e perchè lo fanno e voi (dalle tue risposte sibilline)invece esattamente il contrario. Poi volevo dirti che sono stato giovane pure io e sò come vanno a finire queste associazioni (non dico la vostra per carità)nell'arco del tempo. Io esprimo un mio personalissimo parere su questo blog che me ne dà la possibilità senza censurarmi e vorrei sentire anche il parere di Luciano, l'autore del post.

    TEATINO-DOC

    RispondiElimina
  6. Mi sono espresso lungamente ed abbastanza sull'argomento.
    Sono stato offeso da un simpatizzante...,
    Dopo Pasqua farò proposte all'amministrazione.
    Questa associazione è schierata a sinistra, ma a me non me ne frega niente di come uno
    " la pensa".
    40 euro è l'affitto che le associazioni versano al comune.
    O occupano 100mq, o 20mq questo è il costo.
    Una cuccagna in quanto le associazioni risiedono nei più bei palazzi del centro storico di Chieti.

    A dopo Pasqua.

    Luciano Pellegrini

    RispondiElimina
  7. caro Luciano jè sò daccorde nchè ttè, destre sinistre centre hà danna pagà l'affitte de mercato se nò ponne pure chiude tante pè quelle che fanne (niente pecchè nen cè li dicene)a me sà quanta me ne freche. E' chi fà lu furbe hà da chiude e zitte! Se lagnene sempre ca nin ci stanne li quatrine... jete a vedè coma a ricuperarle sti benedette solde...

    RispondiElimina