27 ottobre 2011

Chieti - Un litro di benzina - Non sà quanto costa!


Si può anche non credere, ma alla domanda: "Quanto costa un litro di benzina? ", i parlamentari italiani, non ne hanno idea, a giudicare dai risultati di un’inchiesta di Quattroruote. Oltre il 50% degli intervistati non ha saputo indicare il costo esatto della benzina, due su tre non conoscono il prezzo del gasolio, nè la componente fiscale che grava sui carburanti, che pure è conseguenza diretta delle scelte del governo. C’è chi ha citato i prezzi di sei anni fa, chi ha esagerato e chi, invece, ha del tutto eluso la domanda. Qualcuno, come i ministri Brunetta e La Russa, ha persino rifiutato di rispondere. Moltissimi comunque, non sanno. E l’ignoranza, in tema di carburanti, è trasversale, investendo destra e sinistra, maggioranza e opposizione. “Non so quanto costi un litro di benzina”, ha ammesso Antonio Di Pietro.“ La benzina costa circa 1,46 euro”, secondo il ministro Paolo Romani. “Io guido poco e ho solo una vecchia Punto”, ha provato a giustificarsi Pierferdinando Casini. “Non ho idea di quanto costi il gasolio”, ho un’auto a benzina, è stata la risposta di Walter Veltroni. L’impressione è che fare il pieno ogni settimana e far quadrare i conti a fine mese non sia un problema loro.

nonno enio

Chieti - Abbazia di Santa Maria dell’Avella


In Abruzzo, da tempi molto lontani si è andati alla ricerca di luoghi solitari, come grotte e valli intervallate dal paesaggio montano, in cui rifugiarsi dai dolori e dai peccati umani, per trovare conforto nella spiritualità. Con un amico, L.B., mi sono recato a visitare l'abbazia medievale di Santa Maria dell'Avella, a Pennepiedimonte CH ormai ridotta allo stato di rudere. Si parte dal "Ponte Avella" sulla SS. 263 sulla destra del Fiume Avella.Si attraversa il torrente e si inizia a camminare su una ripida carrareccia per un centinaio di metri.Appena la carrareccia appiana, si prende il sentiero sulla destra. Era chiuso da rovi e ginepro, ora è stato bonificato, e si supera un piccolo ponte naturale. Con abile maestria è stato riempito con pietre la piccola parte mancante che ora da l'aspetto del ponte. Seguendo il torrente, dopo circa un Km, si possono scorgere i resti di una antica abbazia, oggi interrata, in onore di “S. Maria della Avella”. Non esiste molta documentazione su questa abbazia. Il medioevo vide sorgere, nel X secolo, l'abbazia di Santa Maria lungo il corso del torrente Avella, ai piedi del centro abitato di Pennepiedimonte CH. Nel 1070 Massarello, figlio di Giovanni, lo donò con tutte le sue pertinenze all'abbazia di San Salvatore a Majella di Serramonacesca. Verso il XV secolo fu abbandonata e cadde in rovina. Tra le chiese sottoposte all'abbazia dell'Avella vi erano, San Giovanni, Santa Lucia e San Silvestro, di cui sopravvivono solo i toponimi nei luoghi ove sorgevano. Santa Maria dell'Avella fu rievocata nell'inventario dei beni dell'abbazia redatto nel 1365. Nelle visite apostoliche della fine del '500 viene ricordata abbandonata e in parte già crollata. Oggi non restano che pochi ruderi, sempre meno interessanti. Grancia o grangia ( granaio - deposito di grano. Nome che i camaldolesi certosini ed altri ordini monastici dettero alle loro fattorie - ndr), del monastero dell'Avella era “l’Eremo di Fratanard o Fratanallo” ora grotta pastorale. La grotta Fratanallo, posta lungo lo stesso versante alla quota di circa 950 m. non viene menzionata nei documenti dell'epoca, ma alcune strutture murarie ancora visibili e un'antica tradizione, ancora viva, che ricorda la presenza dei monaci, portano ad ipotizzarvi l'esistenza di una piccola dipendenza del monastero, utilizzata sia come zona eremitica e sia per il ricovero delle greggi per il pascolo. Tra le rovine dell'abbazia fu rinvenuta nel 1700, una piccola statua di pietra locale della Madonna dell'Avella che fu collocata all'esterno dell'abside della chiesa Parrocchiale di S.S ilvestro e San Rocco di Pennapiedimonte,costruita in stile barocca agli inizi del 1700. In occasione della Pasqua del 2001, la statua della Vergine proveniente dalla distrutta abbazia medievale di Santa Maria dell'Avella, restaurata, fu riportata all'interno della chiesa parrocchiale in una nicchia dell'abside. Il sentiero che porta ai ruderi dell'abbazia è indicato con dei segnali rossi sulle rocce o sugli alberi per cui è impossibile perdersi. Lungo il sentiero sono stati realizzati dai monaci diversi terrazzi rinforzati con muri di roccia. Viene da chiedersi come hanno fatto i monaci a portare le rocce in questi posti ed a sollevarli da terra per innalzare il muro... In seguito i contadini del luogo hanno utilizzato questi terrazzi sino al 1960 per coltivarci patate, fagioli ed altri ortaggi. Questa zona veniva chiamata “ Schiarafizzi”. Il sentiero è molto suggestivo, non difficile, anche se ogni tanto c'è da superare qualche gradone di roccia. I ginepri cresciuti a dismisura sono diventati alberi. Ci sono faggi, frassino, pungitopo. Si attraversa un piccolo torrente che serve per far scorrere l'acqua del sovrastante serbatoio quando viene svuotato per la manutenzione, e poco dopo si raggiunge lo spazio dove sorgeva l'abbazia. La parete rocciosa reca la scalfittura di numerose buche che sono servite a infilare le travi per il sostegno della struttura dell'abbazia. Sula parete sono visibili diversi canali che convogliavano le acque piovane per l'uso quotidiano. Ho percorso la traccia di un sentiero che affianca la parete. Avendo come riferimento le buche scavate nella parete, mi sono reso conto della grandezza dell'abbazia. Purtroppo anche questo sentiero era chiuso, ma con pazienza l'ho bonificato. Stimolato, ho seguitato a percorrerlo e dopo una decina di minuti sono uscito fuori dalla faggeta e con sorpresa mi sono trovato sotto il terrazzo del “Balzolo” di Pennapiedimonte. Molto piacevole vedere il paese da questo posto...ed anche la “Penna” cambia forma dalla attuale vista. I monaci per raggiungere il paese e Fratanallo percorrevano questo sentiero che in realtà, dall'uscita del bosco al terrazzo del Balzolo,ha un dislivello di 200 metri.Quindi una bella passeggiata. Attratto dal posto, ho individuato un altro sentiero che portava verso il torrente. L'ho seguito, ho dovuto farmi strada con difficoltà fra ginepro e rovi, ed alla fine sono arrivato nella forra dove scorre il torrente. L'ambiente infonde angoscia, mestizia, preghiera. C'è una calma surreale interrotta improvvisamente da un fruscio di foglie e da un cinguettio di un uccello. Spaventato ho cercato di capire, ma ho fatto appena in tempo a vedere questo grosso volatile prendere il volo. Da una parete gocciola acqua di sorgente e potabile come un sudario, che si raccoglie in una pozza. Era l'acqua che i monaci bevevano! Ho percorso per un po la forra che ha una bellezza indimenticabile! Sono tornato indietro e mi sono soffermato ad ammirare la scoperta più bella di questo posto. Sulla parete dove sorgeva l'abbazia è stato scolpito un rosone con la forma dell'ostia. Il pane spezzato, cioè il corpo di Cristo, che nella sua geometria circolare rappresenta la perfezione divina. Nell'ostia sono state incise le lettere che sono le iniziali di INRI ( Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum»)- e JHS (Indica il nome ΙΗΣΟΥΣ cioè "Iesous", Gesù). Al centro dell'ostia è stata incisa una fessura che ha la forma di una forcola la “Y”. A tal proposito è bene ricordare che il nudo uomo, il Cristo, affisso sulla roccia, non è su una croce (morte) e non è neppure ancorato al pane eucaristico (vita), ma è sovrapposto esattamente sul segno della Y (simbolo scout), all’intersezione dei tre rami con un perno che gli trafigge il cuore, quasi a simboleggiare che tutte le strade devono, comunque alla fine, convergere nel cuore dell’uomo. F.G. Chi ha pensato questa realizzazione? Un capo AGESCI ( Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) di Chieti, con Il clan/fuoco composto da rovere/scolte del gruppo scout Agesci a cui apparteneva, volle, nel lontano 1988, recuperare la storia, la tradizione ed invitare tutti ad essere custodi della sua Natura. F.G., questo le iniziali di questo capo scout, voleva trovare un luogo della spiritualità. Scelse Santa Maria dell’Avella, un piccolo luogo di meditazione e preghiera, in cui sia uomini sensibili che religiosi possono ritrovare la propria dimensione spirituale. La forcola è un bastone a forma di Y (come una fionda), simbolo della branca Rover/Scolte. Il suo significato è nella capacità di fare scelte importanti per la propria vita, dove le scelte divengono fondamentali per la vita dell'adulto che sarà poi, ci obbliga a scegliere quale via intraprendere per proseguire cammino. Voleva essere un messaggio di F.G. o per lui significava una scelta importante? Infatti quasi sotto l'ostia, F.G. ha inciso nella roccia la forcola e dentro c'è una data. Forse era tormentato per qualche scelta? Il 6 giugno del 1988 si verificò un fatto di cronaca che i familiari però hanno smentito. I mass media, lunedì 6 giugno 1988, riportarono la notizia che F.G. non era tornato a casa ed i parenti preoccupati lanciarono l'allarme. Si organizzarono squadre di soccorso e la sua vettura fu trovata parcheggiata nelle vicinanze del ponte dell' Avella a Pennapiedimonte. A notte fonda lo ritrovarono. I giornali diffusero la notizia che volesse fare l'eremita! I parenti hanno dichiarato che fu un falso allarme perché F.G.era solito recarsi nell'abbazia per pregare ed avere un po' di pace. Quel giorno, nel guadare il torrente sul torrente Avella, scivolò e si bagnò gli abiti. Arrivato all'abbazia, pensò di far asciugare i vestiti, ma il tempo non era favorevole, la giornata era piovigginosa ed umida. Probabilmente non si accorse dell'ora tardi impegnato nella preghiera e non immaginava di aver fatto alzare un polverone. Si trovò verso le 23,30 un gruppo di persone che lo stavano trovando.
Quindi, rivestitosi, tornò a casa. F.G. rimase male di tutta quella pubblicità, in effetti non era successo niente. Successivamente a F.G. venne l'idea di realizzare l'ostia. E' stata scolpita sulla pietra della Maiella, dall’unico scalpellino operante in Pennapiedimonte,Nicola Carideo fra il 1988 e il 1998. Dovette montare l'impalcatura che F.G.chiese in prestito ad una ditta edile del paese.
Lo trasportò a mano aiutato dai giovani del clan e dalle ragazze del fuoco. La scultura del Cristo fu realizzata da Sergio Mezzanotte di Chieti e fatta fondere nel 1988 presso la fonderia vaticana, dal Clan del gruppo scout dove apparteneva F.G. nella stessa circostanza in cui avveniva la fusione del busto in argento del Patrono della Città di Chieti, San Giustino. Dieci anni dopo , precisamente SABATO 13 giugno 1998, “vigilia della celebrazione del Corpus Domini”, fu fissata la scultura in bronzo di Cristo nel luogo dove anticamente sorgeva l’Abbazia di Santa Maria dell’Avella. Ci fu una processione e numerosi cittadini di Pennapiedimonte parteciparono volentieri a questa inaugurazione. Però bisognava raggiungere il luogo su un sentiero montano! Prese parte anche una nonna, novantenne, che per l'occasione indossò il soprabito, il foulard, le scarpe nere con mezzo tacco largo ed una enorme borsa. Era festa e lei partecipò con gli abiti appropriati. Si racconta che non volle assolutamente essere aiutata lungo il percorso. Negli anni successivi questo luogo seguitò ad essere frequentato. Successivamente, sfortunatamente, nel 2008 F.G. è morto a 57 anni. Pura coincidenza le tre date: 1988-1998-2008? Per alcuni anni, i parenti ed amici per ricordarlo hanno effettuato una processione e celebrato una messa in questo luogo. Oggi il luogo è stato dimenticato dai paesani, dagli amici. Qualche volta viene visitato dai parenti. Ho ritenuto necessario far conoscere questo luogo e la storia di questa abbazia.

Luciano Pellegrini



P.S. per vedere le foto cliccare Su:

https://picasaweb.google.com/110720412816253523394/EremoSantaMariaDellAvella

26 ottobre 2011

IMPARA L'ARTE E METTILA DA PARTE

Il nostro amico Luciano Pellegrini ci parla in maniera critica, come sempte, di Bim Bum B'Art. Ci fà la cronistoria di una manifestazione culturale atta a incrementare l'interesse di giovani e giovanissimi nei confronti dell'arte, peccato solo che si sia svolta a pescara....

L'associazione culturale Pandora di Pescara, sabato 22 e domenica 23 ottobre ha inaugurato un laboratorio di arte creativa “BIM BUM B'ART” in via dei Sanniti, 5 a Pescara.
Un gruppo di giovani ha pensato di “andare contro corrente” sugli interessi dei genitori che obbligano i figli a frequentare certe attività.
Quelle più richieste sono il nuoto-il calcio-la musica-la danza- l'attore, ma anche “l'astronauta" .
In tal modo i genitori pensano che i loro figli possano diventare famosi e loro togliersi delle soddisfazioni.
Soldi buttati! Chi ha un talento ci nasce e lo sviluppa senza clamore.
Allora perché non proporre attività manuali?
Il laboratorio BIM BUM B'ART propone a bambini e ragazzi diverse possibilità ludiche, artistiche,creative.
Durante la settimana, persone competenti nella materia di insegnamento, offrono per esempio il laboratorio di CROMOMONDOCOLORI che, come si capisce dalla intestazione, è un laboratorio del colore in tutte le sue forme e mezzi di comunicazione per lo sviluppo comunicativo-visivo-grafico-pittorico.
O il laboratorio A COME ARTE che stimola i ragazzi ad osservare opere d'arte, per crearne altre, ma impiegando i rifiuti.
Il ragazzo partecipa con interesse a questo laboratorio ed indirettamente si educa al riciclaggio e recupero dei rifiuti.
Il laboratorio di ART ATTACK ha come materia prima ancora i rifiuti.
Attraverso un percorso artistico e manipolativo e creativo stimola all'uso, ma anche al riuso del materiale.
C'è anche un laboratorio di TAGLIO E CUCITO con la realizzazione di capi di abbigliamento.
Con la difficoltà odierna di trovare : idraulici -panettieri - sarti -estetisti e parrucchieri - Falegnami -meccanici -elettricisti , imparare l'arte e metterla da parte, chissà se prima o poi, permetterà di sfruttare vantaggiosamente ciò che si è appreso in questi laboratori.
Per la frequenza ai corsi ci sono vari pacchetti.
Si può seguire un laboratorio in un giorno prefissato della settimana, dalle ore 17 alle ore 19. Il costo mensile è di 40 euro. Cinque euro l'ora, ma con il materiale gratis.
Il sabato e la domenica i docenti dei laboratori propongono le FESTE DI COMPLEANNO.
Anche questo evento viene svolto “ contro corrente”.
No i balli e le cacce al tesoro per riempire il tempo.
Vengono proposte attività che fanno fare gruppo e quindi comunicazione.
I ragazzi oggi vivono soli con il computer.
Non c'è dialogo con i genitori, ma anche la scuola non fa la sua parte.
Dunque, se ci sono giovani che dimostrano ai ragazzi ed ai genitori, anche per una serata, che si può vivere diversamente, ben venga.

Luciano Pellegrini

21 ottobre 2011

Chieti - L'età pensionabile va innalzata a 70 anni

Dopo essersi mangiato tutto il TFR, aver spostato la pensiuni delle donne a 62 anni e aumentato il tempo di attesa per ricevere materialmente i soldi di un intero anno, i giovani industriali ci fanno sapere le loro illuminate proposte, aimè! per uscire dalla crisi: «Occorre innalzare l'età pensionabile a 70 anni, escludendo i lavori usuranti, abolire le pensioni di anzianità, equiparare da subito il sistema per uomini e donne». È questa una delle proposte avanzate dal presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli, nella sua relazione al XXVI convegno di Capri. Morelli incalza la politica ed il governo sostenendo che servono «riforme, riforme, riforme». Oramai è quasi certo che dovremo essere noi lavoratori e pensionati a pagare gli sfasci che loro hanno procurato, avallati da un governo liberale, osceno nei riguardi dell'occupazione e del sostegno alle imprese. Con la scusa della crisi che prima non c'era e che adesso purtroppo c'è ha fatto perdere migliaia di posti di lavoro, quelli "buoni" purtroppo e non quelli precari o stagionali. Morelli riassume le 4 proposte degli industriali under-40, già avanzate a giugno dal palco di Santa Margherita Ligure, per i giovani. «Sono ancora nostre: ridurre le aliquote fiscali per i giovani e per le donne; abbassare il cuneo contributivo per chi entra nel mercato del lavoro; detassare le nuove imprese; abolire il valore legale dei titoli di studio». A queste «non abbiamo ricevuto risposte. ( e rittenetevi fortunati, sapessi quante male parole senno!) Le aspettano i giovani imprenditori, e ancora di più, il Paese per ricominciare a crescere. È un obiettivo che si raggiunge con l'azione non con la retorica e continui dibattiti. È questa la scelta. Tra interesse generale o piccoli particolari, tra sviluppo o declino», sostiene Morelli. Il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria sollecita, inoltre, «l'equità generazionale come nuovo principio fondante». E lancia, infine, lo slogan del XXVI/mo convegno di Capri: «Alziamo il volume, diamo voce al futuro». E così «risolleviamo, insieme, l'Italia». Per fortuna che erano da soli e quindi non essendoci ne sindacati ne ministri dell'attuale governo e nè lavoratori nessuno LI HA POTUTI SPERNACCHIARE O PRENDERE A CALCI IN CULO, Vabbè che volete ridurci alla fame, ma che volete pure sodomizzarci, senza nemmeno usare un pò di vaselina, questo proprio non ve lo possiamo permettere! VERGOGNATEVI...

Geddafi ucciso

Muammar Gheddafi, il dittatore libico, è stato ucciso stamani a Sirte, sua città natale sulla costa mediterranea, finita definitivamente sotto il controllo degli insorti. Sulla dinamica della morte del colonnello ci sono diverse versioni: la più probabile e che gli avrebbe sparato un colpo alla testa un giovane insorto, forse lo stesso filmato con la pistola d'oro del dittatore. La foto del colonnello morto con il viso insanguinato e il filmato dei suoi ultimi istanti di vita, girato con un telefonino, ha fatto per tutto il giorno il giro sui media di tutto il mondo. Sirte è stata conquistata definitivamente dai ribelli stamattina, dopo giorni di assedio e una"bonifica" degli irriducibili mercenari, casa per casa. I combattenti del Cnt all'alba hanno lanciato l'ultimo assalto e in poche ore hanno cacciato gli ultimi lealisti dalle loro postazioni nel quartiere 2. La bandiera degli insorti, quella della vecchia Libia monarchica, è stata issata sul centro della città. Diverse le versioni circolate sinora sulla cattura e la morte del colonnello. Secondo alcuni, l'ex dittatore sarebbe stato trovato nascosto in una buca, in una casa privata di Sirte. Alla vista dei combattenti del governo transitorio, il rais avrebbe urlato per due volte: "Non sparate, non sparate!". Sempre secondo le tv nazionali, a Sirte sono stati catturati anche il figlio Mutassim Gheddafi, il capo dei servizi segreti Abdallah Senoussi e il portavoce Moussa Ibrahim. Sarebbe stato ucciso invece il ministro della Difesa del regime, Abubakr Yunes Jaber. La nazione libica, intanto, attende l'annunciato discorso in Tv del presidente del Cnt Abdel Jalil per sapere veramente come è andata mentre la Nato, riferisce la Cnn, sta valutando di mettere la parola fine alla missione: nelle prossime ore si riunirà il Consiglio atlantico

20 ottobre 2011

Ministeri al Nord, Cancellati


Una sentenza del Tribunale di Roma ha annullato il provvedimento che istitutiva le sedi distaccate dei Ministeri a Monza. Inaugurate qualche mese fa in pieno stile padano con fazzoletti verdi e la censura della bandiera italiana, adesso queste sedi fiore all’occhiello di Bossi e Calderoli, dovranno chiudere. Infatti il giudice Anna Baroncini ha dato ragione ai sindacati della presidenza del Consiglio che avevano fatto ricorso perché avevano appreso “dell’istituzione delle sedi a Monza dai giornali e dai Tg”. ”La decisione era stata adottata e portata avanti senza coinvolgere le organizzazioni sindacali o attivando, come previsto dalla legge, informazione preventiva e concertazione prima di procedere” spiega il presidente del consiglio direttivo del Sipre -Sindacato indipendente della presidenza del Consiglio dei ministri – Alfredo Macrì. Adesso il giudice ha, non solo stabilito la chiusura di queste sedi periferiche, ma anche condannato la presidenza del consiglio al pagamento di un terzo delle spese legali.

19 ottobre 2011

Inaugurazione laboratorio di Arte Creativa


Sabato 22 Ottobre e Domenica 23 Ottobre, in via dei Sanniti, 5 ( dietro ex tribunale),a Pescara, dalle ore 16 alle ore 20, ci sarà l'inaugurazione del laboratorio di arte creativa " BIM BUM B'ART" indirizzato ai bambini ed ai ragazzi.
Nel contesto della inaugurazione ci sarà anche la descrizione dei progetti e delle attività per l'anno 2011-2012.
Il laboratorio è inteso come spazio del fare e del creare.
Nasce come un angolo dove poter esprimere la propria creatività e fantasia, dove sperimentare e creare l'arte e se stessi.
Uno spazio per le idee dove arricchire e completare la formazione del bambino.
Per info: Sara Marzari 339.7446447 085/2401639

18 ottobre 2011

Chieti - Quale futuro senza provincia ?


Venerdì 15 ottobre al salotto Culturale Semprevivo di Chieti in Corso Marrucino, il sindaco della città, Umberto di Primio ha relazionato su "QUALE FUTURO SENZA PROVINCIA?". La domanda spontanea che più persone si sono poste è il motivo per cui a parlare della Provincia fosse il sindaco e no il Presidente della Provincia. Il sindaco ha dato la sua risposta, a me poco convincente, che non c'era niente di strano in quanto Comune - Provincia e Regione sono enti locali, per cui ci si può sostituire. Mah! Penso che probabilmente gli ultimi avvenimenti in provincia forse hanno consigliato il presidente Di Giuseppantonio a rifiutare l'incontro. Forse perché appartiene all'UDC ? La gente è frastornata da questi compromessi territoriali che vanno contro le scelte a livello nazionale. L'UDC con il suo lider Casini, si oppone alla maggioranza del governo, ma fa accordi territoriali con il centro destra. E' solo questione di poltrone? Questa è la politica?

Dunque, a cosa servono le province?
Il relatore, Di Primio, ha giustificato la loro esistenza dimostrando che i costi che si recuperano non valgono la scelta di eliminarle. E' vero che i costi diretti ed indiretti non ridurranno i costi della spesa pubblica dello Stato, ma tenendo presente che in ogni modo senza le Provincie si può ottimamente governare, questi soldi diretti ed indiretti, fanno entrare nelle casse quattrini. Il costo diretto del personale non è indifferente: presidente - assessori - consiglieri - porta borse - segretarie - ecc. Ed i costi indiretti? Affitti - auto blu - cellulari - computer e l'elenco è tanto ma tanto lungo. Ma è la moralità di questi enti che avviliscono i cittadini. Vedi le ultime piccole province nate, ma solo per le poltrone. Monza e Brianza (MB), Fermo (FM) e Barletta - Andria - Trani (BT); Ma si è già pensato come far rientrare le province dalla finestra, se venissero eliminate, come è costume in Italia . Esiste il proverbio, “ fatta la legge gabbato lo santo”. Le vecchie Province saranno sostituite con delle nuove entità sovracomunali definite Città metropolitane. Lo stesso discorso vale per i piccoli comuni che non avendo le risorse per governare attingono i soldi dallo stato. E' sempre questione di poltrone. E che dire delle regioni e dei loro costi astronomici? Il discorso che il cittadino vorrebbe ascoltare è quello che queste migliaia di amministratori se ne andassero a casa ad iniziare da un drastico ridimensionamento dei politicanti al parlamento e senato. In tutti i modi il sindaco ha fatto dignitosamente la sua figura. Non per questo è stato scelto fra i primi dieci sindaci in Italia. Sarà gradito alle persone! Intanto sta pensando a creare un “ territorio chietino” con un bacino di servizi associati, con comuni come Guardiagrele - Francavilla - Ortona per non essere sottomessa da Pescara, in caso di unione di province. Dispiace l'aver constatato che le persone presenti all'incontro sono state molto poche. E nessun giovane! Una occasione simile bisognava sfruttarla! Si poteva cogliere la opportunità per fare domande anche non attinenti l'argomento della discussione, come è stato fatto. Avere la prima carica cittadina di fronte non succede tutti i giorni. I giovani dovevano essere presenti e gridare le loro richieste. Peccato... una occasione persa!

Luciano Pellegrini

14 ottobre 2011

Fiducia, altrimenti voto cari signori del PDL


Nessuna intenzione di fare passi indietro e nel caso il governo non avesse i numeri nel voto di fiducia l'unica alternativa sono le elezioni. Questo dice Silvio Berlusconi lo ripete in diversi passaggi del suo intervento alla Camera, dopo la bocciatura patita nel voto sul Rendiconto dello Stato, mandando un messaggio chiaro alle opposizioni, alla pattuglia dei malpancisti che da giorni agita le file della maggioranza, ma anche al Capo dello Stato e sostenendo che la bocciatura dell'altro giorno è stato «solo un incidente parlamentare di cui mi scuso». Io invece credo che è stato un segnale forte, da parte della Lega e dei "dissidenti" del suo partito: "Occhio che ti facciamo il culo, quando e dove vogliamo... lascia fuori i casini di Casini e andiamo avanti". Ma nonostante i «frondisti» (politici di professione che hanno fatto parte in passato di diversi partiti coma la DC, senza tra l'altro perdere il vizio di "pugnalare" alle spalle chicchessia pur di fare sfasci) abbiano inviato segnali di pace, garantendo oggi la fiducia all'esecutivo, salgono la tensione nel Pdl e la preoccupazione del premier sui numeri, sul rischio di un «trappola» o, quanto meno, di una fiducia risicata che certo non rientrebbe nei parametri richiesti da Giorgio Napolitano. Per questo motivo, il pomeriggio di ieri per la maggioranza è stato scandito da un susseguirsi di trattative e riunioni. Ed il primo a cercare di serrare le fila è stato proprio il Cavaliere che da palazzo Grazioli ha chiamato uno ad uno i cosiddetti «malpancisti» chiedendo di riflettere bene sulle conseguenze di una crisi di governo. A tutti avrebbe ribadito l'intenzione di non fare passi indietro: piuttosto - è stato il ragionamento - votatemi la sfiducia, perché altrimenti io non me ne vado. Il Cavaliere smentisce però nettamente l'esistenza di «trattative» con Claudio Scajola che definisce «un amico». E Scajola conferma che voterà la fiducia ma, velenosamente, sostiene che il Pdl non è mai nato e che ora serve la «costituente dei moderati». Non ci resta che aspettare oggi pomeriggi e vedere come va la votazione di SFIDUCIA, ma io non mi faccio soverchie illusioni.Al cadreghino tengono tutti come tutti tengono all'easy money (soldi facili) che riempiono i loro portafogli mentre loro si divertono nei loro giochi di partito. Si, mentre l'italia boccheggia e arranca nella crisi e nella disoccupazione cercando di rimediare ai frequenti tagli, effettuati da Tremonti, in tutti i settori, loro GIOCANO al "Politico Ribelle"....

Pulizia Pierantoni


Questa mattina, 13 ottobre, il terreno abbandonato all'interno della ex Caserma Pierantoni a Chieti,è stato bonificato dalle erbacce. Ritengo utile far conoscere alla cittadinanza questa pulizia perché sollecitata dai cittadini. Quando l'amministrazione si rende conto del problema e lo risolve non si può che ringraziarli. D'altronde con poche ore di lavoro e con un mezzo idoneo, questi 100 metri di terreno ha rivitalizzato l'ambiente.

Un po di storia per rammentare l'abbandono di questa operazione che spetta al comune in quanto proprietario dell'edificio. L'ex sindaco Cucullo (giunta precedente di centrosinistra) ogni tanto provvedeva a questa bonifica. L'ultima fu eseguita nel 2003. Poi, per cinque anni, con l'ex sindaco Ricci, non è stato fatto niente. All'insediamento della nuova giunta con il sindaco Di Primio, dopo sette mesi, il 3 dicembre 2010, l'assessore Bevilacqua fece effettuare la pulizia, dopo ben sette anni.. Da quella data sono trascorsi 10 mesi per effettuare una nuova bonifica. Troppi! Assessore Bevilacqua, bisogna inserire a programma questa pulizia che se non si fa, procura problemi igienici alle abitazioni . Consiglierei di affidare la gestione di questo terreno agli scout della parrocchia di Sant'Agostino che immagino sarebbero ben felici di tenerlo pulito a dovere. Ma attenzione caro assessore, come ha accertato, bisogna mettere in sicurezza la zona (magari transennadola) da probabili crolli. Attualmente chiunque può entrare!




Luciano Pellegrini

Il Capoluogo dell'Abruzzo


L'aquila o Pescara? Pescara o L'aquila? (leggere L'ORGOGLIO AQUILANO ndr)

Il 26 febbraio 2011 all'Aquila si è svolta una conferenza "A 40 anni dai moti..." in Viale della Croce Rossa,75 organizzata da CasaPound Italia .

Nel 1971 all'Aquila scoppiarono i moti aquilani. Il motivo è stata la contesa con la città di Pescara per il capoluogo di Regione. Dal 26 Febbraio al 3 Marzo del 1971 ci furono molte proteste che sfociarono in gravi disordini. I cittadini aquilani furono molto compatti per farsi riconoscere questa loro priorità. Il capoluogo di una regione nella situazione geografica dell'Aquila, a 700 metri di altezza, con collegamenti non veloci, la ferrovia con i treni a nafta, l'aeroporto senza un gestore e con la pista troppo corta, senza super strade che facilitano di raggiungerla, ha procurato da sempre seri problemi. Lo sdoppiamento degli uffici della regione con Pescara ha causato maggiori spese per i cittadini, oggi il terremoto ha decretato l'ultimo respiro.

La città è morta, abbandonata.

La mia perplessità è che ad ogni riflessione che faccio la risposta è irrisolvibile. Per l'università si è cercato di invogliare gli studenti a frequentare le facoltà non facendo pagare le tasse. Ma gli affitti sono carissimi, le lezioni bisogna seguirle in posti di fortuna, palestre, pub, cinema non esistono. Le chiese, i palazzi non possono essere ricostruite come prima. Piuttosto che fare le dimostrazioni con le carriole che trasportano qualche calcinaccio, vedrei meglio che le carriole fossero piene di cemento e mattoni per ricostruire quello che chiunque può fare. E’ sempre una mano che si da. E le macerie? Se si rimuoveranno 2.000 tonnellate di materiale al giorno, ci vorranno almeno 12-18 mesi per la pulizia completa. La giacenza è stimata in 4.2 milioni di tonnellate. Le macerie giornalmente vengono scaricate nell’ex cava della Teges, in località Pontignone a Paganica. Un passo avanti è stato raggiunto con l'arrivo del trituratore che trasforma le macerie e ricava il tritato che si usa per il sottofondo viario o per gli argini fluviali. Il 26 luglio, in piena estate ed in periodo feriale, c'è stata la firma fra i sindaci dell'Aquila, Massimo Cialente, e di Pescara, Luigi Albore Mascia - per avviare le attività per un gemellaggio tra le due città e per promuovere attività amministrative e istituzionali. Promotori di questa operazione sono stati il Presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, e del vice presidente vicario, Giorgio de Matteis .

Io ho interpretato questo gemellaggio come una forma per allontanare il problema: RINVIARE LA DISCUSSIONE SUL CAPOLUOGO DI REGIONE. Intanto esiste da diversi mesi il movimento: Pescara capoluogo d'Abruzzo

Luciano Pellegrini

12 ottobre 2011

Bilancio bocciato, governo nei casini

Il governo ieri è caduto alla Camera sul rendiconto generale dello Stato ed è stato subito il caos. Per le assenze nella maggioranza, l'Aula ha bocciato il primo articolo del provvedimento anche grazie ad alcune assenze pesanti, in primis quella di Giulio Tremonti. Ma hanno pesato politicamente le assenze di Claudio Scajola e di diversi ex Responsabili, nonché di Umberto Bossi (non si era accorto che si stava votando, da gran alleato quale dice di essere era di là a farsi intervistare dai giornalisti). Berlusconi, che ha assistito personalmente in diretta alla disfatta del suo governo è furioso, ha schivato, con un gesto di stizza, il ministro del tesoro che nel frattempo era entrato di corsa in aula come uno scolaretto che arriva in ritardo alla interrogazione. Il Cavaliere è apparso visibilmente preoccupato per le possibili conseguenze dalla bocciatura del testo, che per il presidente della camera Fini : «E' un fatto senza precedenti»: con lo stop arrivato al Rendiconto si blocca anche la Legge di Stabilità che era attesa al Consiglio dei ministri e viene rimandata anche quella sulle intercettazioni, ritenuta anche dalla Lega, a ragione, una legge di reale urgenza e necessità. I giochi stanno svolgendosi, il berlusca è all'angolo come quel pugile suonato a sua insaputa e il suo angolo (enturage) lo esorta ad andare avanti. Quanto durerà ? Riuscirà il "nostro" a venirne fuori ? I magistrati sono lì che aspettano per poterselo mangiare in un sol boccone.

nonno enio

IL CENSIMENTO


Il 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni iniziata il 9 ottobre fornirà i dati all' ISTAT per conoscere quanti italiani siamo, in quale realtà viviamo,gli interessi, ed altro. Il censimento è stato sempre difficoltoso, in condizioni normali, figuriamoci all'Aquila. Quanti sono i residenti? Gli sfollati alloggiano nei MAP, nei progetti CASE, in autonoma sistemazione, negli alberghi. Il postino deve consegnare la busta con il questionario, ma al numero civico chi ci abita?
Per conoscere la verità di questa mia ipotesi mi sono recato ad intervistare persone alloggiate fuori la città. La conferma mi ha dato ragione. E' impossibile censire una popolazione terremotata. Come scrive Paolo Viana sull'Avvenire, ” l'Istat ha introdotto il concetto - paradossale in una rilevazione censuaria - di "temporaneità" della dimora e questa non è l'unica deroga accordata a chi, non avendo più la propria casa, è chiamato a decidere quale alloggio dichiarare e a descriverlo”. A Pozza di Preturo mi sono recato a visitare un MAP. Ogni fabbricato ospita quattro famiglie. Due al piano inferiore e due a quello superiore. Lo spazio è di trenta metri quadri. Queste persone abitavano in città, nel centro storico. Vivevano normalmente insieme alla gente, ai figli, frequentando i negozi, la chiesa, gli amici, figli. Dal Giorno del terremoto si ritrovano in un posto isolato dove per acquistare i generi alimentari devono recarsi in paese, Preturo. Non c'è aggregazione, c'è solo sofferenza. Si vive da diseredati, soli, aspettando la sera e poi il mattino. Non hanno più interesse e non hanno ricevuto la busta con il questionario per il censimento. Altro colloquio nelle palazzine del Progetto C.A.S.E. dove a prima vista la situazione può mostrarsi più vivibile. Sono case vere, sicure, con tanto verde, parco giochi. Ma analogamente si è soli. Ho incontrato un ex giocatore , Antonio Ciminà. Viveva in via Amiternum 22. Il palazzo è distrutto, lui ha scelto l'autonoma sistemazione. All'Aquila gli affitti sono altissimi ed è costretto a vivere fuori città. Anche lui risulta essere residente nella abitazione pre sisma. Il dirigente dell'ufficio anagrafe Gianfranco Ciccozzi con la sua calma serafica sta organizzando il lavoro. Non è preoccupato, conosce la legge, le direttive, è anche convinto che non tutti risponderanno. Ci penseranno i rilevatori. Dal 21 novembre 2011 al 29 febbraio 2012 i Comuni metteranno in campo i rilevatori, incaricati di recuperare i questionari non ancora restituiti e rilevare le famiglie non presenti nelle liste anagrafiche. Dovranno rilevare anche: le convivenze (ospedali, alberghi, conventi, ecc.), le abitazioni non occupate e gli edifici. Ma le persone che non hanno il posto, dove sono? Il tutto con un compenso di cinque euro promessi dall'Istat per ogni modulo consegnato. L'assessore all'anagrafe, l'avvocato Pierluigi Pezzopane (Idv) e i componenti dell'amministrazione comunale della città temono che il numero dei residenti possa essere molto inferiore a quello che pensano. Questo risultato potrebbe mettere in discussione il ruolo del capoluogo di regione. Solo la ricostruzione potrebbe dare fiducia al rientro degli sfollati, ma io temo che per questo, obiettivamente, bisogna essere realisti. E' ancora tutto fermo!

Luciano Pellegrini

11 ottobre 2011

10 ottobre 2011, neve sulla Maiella


Cari amici, di neve nel comprensorio della Maiella: Passo Lanciano - Mamma Rosa - Pomilio-Madonnina, ce n'è TANTA - BELLA - OTTIMA PER SCIARE! Molto vento, ma la giornata soleggiata e la neve favolosa hanno RECLAMIZZATO L'EVENTO.
Le foto si possono vedere cliccando su:

08 ottobre 2011

Chieti - L'uno e l'altro


L'amministrazione comunale della città di Chieti e l'Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti hanno fatto domanda per fare avere alla Processione del Venerdì Santo di Chieti, il riconoscimento “quale bene immateriale e patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco”. Ambito riconoscimento per la città per questo evento conosciuto in tutto il mondo, tanto è vero che quest'anno una troupe della bbc è stata a Chieti il 22 aprile per girare un documentario sulla storica processione del Venerdi' Santo. ll contenuto del documentario illustrerà come la tradizione cristiana ha profonde radici nella storia millenaria della cultura popolare e religiosa inglese, oggi in parte rintracciabili nella più antica processione italiana del Venerdì Santo Teatino, iniziata, sia pure in forma diversa da quella attuale, nell’anno 842. Ma, dalla presentazione della domanda al riconoscimento, occorrono tre anni e non è sicuro che essa venga accolta. Perché cara amministrazione non pensate di proporre la domanda al Patrimonio d'Italia per la tradizione per questa processione? Se la domanda verrà accettata e gradita, questo merito è ugualmente importante per la città. Dal momento che vengono scelte, vedi quest'anno, 34 comuni, si può fare la domanda ogni anno e c'è anche un contributo economico che non fa male in questo periodo per un impegno di promozione turistica serio, immediatamente datevi da fare. Tra le 34 manifestazioni scelte, due appartengono all' Abruzzo: La Perdonanza Celestiniana e La Sagra dei Talami di Orsogna (Chieti) . Può sembrare campanilismo, ma la Perdonanza Celestiniana accorpa tante associazioni provenienti dall'Italia, quindi è facile interessare le persone, ma non sono aquilani! La SAGRA DEI TALAMI di Orsogna si svolge ogni anno il lunedì dopo Pasqua.E' uno spettacolo che coniuga il teatro con la devozione popolare.La rappresentazione con sacre effigi ispirate alla Bibbia inizia alle ore 12 e su un palco trainato da trattori, i giovani, immobili, rappresentano la scena del vecchio e nuovo testamento. Ma almeno gli attori sono del paese! Penso che la processione del Cristo Morto di Chieti, ha tante cose in più da vendere. I partecipanti sono tutti della città, l'atmosfera è misteriosa, partecipata, pregata, sofferta, penitenziale. I simboli della passione del Cristo sono stati realizzati dall' artista teatino Raffaele del Ponte. Le vie sono illuminate da fiaccole che rendono più mistero all'evento. Ma quello che le persone vogliono ascoltare con le lacrime agli occhi è il Miserere di Saverio Selecchy composto nel 1740.

Quindi cari amministratori la domanda bisogna consegnarla non più tardi della fine del mese di febbraio 2012.

Ben venga l'Unesco ma ora pensiamo all' Italia


Luciano Pellegrini

06 ottobre 2011

Chieti - Addio Steve


Jobs aveva lasciato la Apple, la sua Apple, solo qualche settimana fa, il 24 agosto. E questa notte, all'età di 56 anni, ha perso l'ultima battaglia: quella contro il cancro al pancreas che lo aveva colpito una prima volta nel 2004. A comunicare la morte di Steve Jobs è stata la Apple stessa, che ha diffuso la notizia attraverso l'Associated Press. Se ne va l'uomo che ha rivoluzionato la vita di milioni di persone grazie ai suoi prodotti. «Apple ha perso un genio creativo e visionario e il mondo ha perso un formidabile essere umano»: e' quanto si legge sulla home page della Apple dove campeggia una foto in bianco e nero di Steve Jobs con l'anno della nascita e quello della morte: 1955-2011. «Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo abbastanza e di lavorare con lui - si legge ancora sul sito - hanno perso un caro amico e un mentore ispiratore. Steve lascia una societa' che solo lui avrebbe potuto costruire e il suo spirito sara' sempre il fondamento di Apple».

nonno enio

05 ottobre 2011

Chieti - Mostra Ceramica


A Chieti da Sabato 1° Ottobre a Giovedì 6 Ottobre, presso il Centro Culturale " Sempre Vivo" in Corso Marrucino, saranno presentati i lavori in ceramica realizzati dagli adulti che hanno frequentato i corsi di ceramica organizzati dal C.T.P.Il Centro Teritoriale Permanente è un servizio per i cittadini Italiani o stranieri, gratuito o quasi, che ha come compito principale il diffondere la cultura nelle sue forme più differenziate. I CTP sono sparsi su tutto il territorio nazionale. Ogni CTP fornisce corsi differenti e l'offerta di formazione e aggiornamento culturale è vastissima.I costi dei corsi dei CTP sono estremamente ridotti e concorrenziali grazie ovviamente al contributo essenziale dello Stato Italiano, sia per la fornitura delle strutture quali aule, edifici o laboratori linguistici e di informatica, sia per la retribuzione del personale docente.I Centri Territoriali Permanenti (CTP) sono stati istituiti dal Ministero P.I. (O.M 455/97) come centri di servizio del sistema di istruzione deputati all'attuazione dell'offerta formativa integrata, attraverso raccordi di scuole di diverso ordine e grado.Essi realizzano interventi mirati all'educazione degli adulti nel sistema di istruzione.Presso la maggior parte dei CTP, nell'ambito dei percorsi modulari di alfabetizzazione funzionale, si fanno riferimento a 4 aree:Linguaggi/Socio-Economica/ Scientifica/Tecnologica.

Questa lunga premessa per far conoscere l'esistenza di questo centro a me sconosciuta, ma da un ricerca che ho svolto su decine e decine di cittadini, nessuno ne era a conoscenza.Incuriosito ho visitato la mostra, vedere queste realizzazioni e capire il metodo adottato per realizzarli.I corsi si svolgono presso la scuola media Mezzanotte di Chieti Scalo in piazza Carafa.Per l'iscrizione e le informazioni bisogna presentarsi presso questa scuola.Mediamente i corsi hanno durata quadrimestrale e impegnano il corsista per 3 ore a settimana.A Chieti esiste un calendario per l'anno 2011/2012 ed i corsi riguardano le seguenti materie :licenza media – informatica- lingua italiana per stranieri – lingua straniera – ceramica.Il contributo per seguire i corsi vanno da 50 a 70 euro.Il corso di licenza media e di lingua italiana per stranieri è gratuita.La professoressa Teresa Franchi è docente del corso di Artistica.Ci sono tre livelli di insegnamento con sessanta allievi.Si inizia dal " biscotto". E' il manufatto di creta nella forma che si vuole realizzare.E' acquistata a Castelli per praticità. E' importante la cottura e l'asciugatura.La seconda fase è l'immersione del “ biscotto”nello smalto che si fissa vicino alla terracotta e si lascia poi asciugare.La terza fase è la decorazione. I colori si presentano come polveri che ammorbiditi con acqua devono presentare un impasto con una precisa densità.La esecuzione del disegno può essere fatta o dall'inventiva della persona o la tecnologia può venire in aiuto, con "Lo spolvero..." per chi non sa disegnare.Lo spolvero è una tecnica che permette di riportare un disegno su una superficie.Si può usare carta oleata, e poi con un ago o un'altra punta si perforano fittamente i contorni del disegno. Con un tampone viene fatta filtrare sui fori la polvere di carbone che posandosi sulla superficie sottostante, lascia l’impronta della figura che deve essere dipinta.Rimosso la carta oleata, si presenta quindi una traccia di puntini che, si provvede a ricalcare congiungendo i vari punti .Questa tecnica è antica ed usata dai grandi artisti rinascimentali.Applicata in molti campi, anche per la decorazione della ceramica e della porcellana .L'ultima fase molto importante, è la cottura.La cottura avviene in un forno per porcellana e ceramica ed avviene per gradi, lentamente , ad una temperatura di 930° ed avviene nel giro di 7 o 8 ore. Generalmente si cuoce la notte per provvedere al raffreddamento nella mattinata, che deve avvenire per altre 5, 6 ore.Quando si apre il forno, è sempre una emozione! C'è l'incredulità e la soddisfazione dell'allievo.Anch'io ho apprezzato queste opere ed ho capito anche la differenza dei tre livelli.In genere al primo livello si disegnano fiori e piccoli paesaggi.Con la frequenza, negli altri anni, la tecnica migliora, anche la grandezza della composizione cambia, ma quello che risalta è la sicurezza del segno e la vivacità del colore.L'invito è di visitare questa mostra che è aperta dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 20 sino a giovedì 6 Ottobre.L'affluenza è discreta, ma dovrebbe essere maggiore perché i soliti gruppi di persone che perdono tempo nei consueti ritrovi per passare il tempo, potrebbero chissà appassionarsi e diventare anche loro allievi.Anche le scuole dovrebbero partecipare ad iniziare dall'istituto d'arte della città!



Luciano Pellegrini


03 ottobre 2011

Chieti - Resterà fino al 2013 o andrà oltre ?


Il Premier, in questi giorni in cui è reclamato dai magistrati di Milano e quelli di Bari per affari personali che lo riguardano, non può far finta di nulla, perchè un milione di firme, quelle raccolte in soli due mesi dall'IDV, per cambiare la legge elettorale "sono davvero molte". Il Berlusca, "Colpito" dai numeri ma "non spaventato" dall'ipotesi del referendum, guarda con apparente distacco il dibattito sul cambio di sistema di voto al quale però, secondo alcuni suoi interlocutori, sembra voler dare una valenza politica, nel tentativo di riallacciare i rapporti con l'Udc di Pier Ferdinando. Quindi l'obiettivo del Cavaliere, è quello di arrivare a fine legislatura, ma c'è anche la consapevolezza che, se la situazione dovesse improvvisamente precipitare, si deve essere pronti a tutto. Anche ad andare al voto anticipatamente con la legge attuale; quelle preferenze messe sotto accusa da destra e da sinistra che sono invece giudicate positivamente dai leader di partito. In extremis se non ci fosse accordo, per il PDL, sarebbe meglio votare con questa legge detta 'Porcellum'. Pertanto, da destra, si guarda con attenzione alle mosse dei centristi, con i quali, proprio la legge elettorale potrebbe essere terreno di trattativa. E non è un caso che il Berlusca abbia già dato il compito di valutare tutte le ipotesi di modifica del sistema elettorale a Verdini. Il coordinatore del partito, (vatti a guadagnare la pagnotta!) sempre in giro con sondaggi e tabelle piene di numeri, non ha mai nascosto il desiderio di riagganciare il partito di Casini. Il leader dell'Udc, dal canto suo, invece spinge per andare al voto e 'solidarizzà' con Maroni. Una mossa vista con preoccupazione tra i pidiellini, soprattutto a causa del nuovo attivismo del ministro dell'Interno. Berlusca, invece, non sarebbe preoccupato delle mosse dell'esponente della Lega. Al momento - spiega chi lo ha sentito - giudica che "una Opa" di Maroni sul Carroccio sia "prematura". La campagna eletterale del Cavaliere è già cominciata, quasi certamente si ripresenterà a capo della coalizione del PDL e se gli altri non sono pronti a giocare bene le loro carte, potrebbero ritrovarsi lo stesso Premier per i prossimi 5 anni.

nonno enio