25 gennaio 2012

Chieti - Laureari a 28 anni ?


«Dobbiamo iniziare a far passare messaggi culturali nuovi: dobbiamo dire ai nostri giovani che se non sei ancora laureato a 28 anni, sei uno sfigato... essere secchioni è bello». Parole forti o le solite cazzate che il viceministro del Lavoro, Martone ha pronunciato ad un convegno sull'apprendistato suscitando la reazione «indignata» delle associazioni di studenti di destra e sinistra, della Cgil e di tante forze politiche, bipartisan. Tante voci di condanna, tutte fortemente critiche sull'opportunità di accusare i giovani in un momento particolarmente difficile per il paese, per le famiglie e proprio per i ragazzi. Con pesanti accuse al viceministro invitato senza mezzi termini a «tornarsene a casa», ma anche ad «informarsi sulla realtà» e a pensare a chi lavora per mantenersi agli studi, ai tanti disoccupati laureati. E i commenti fioccano a centinaia sui siti web e i social network.
nonnoenio

7 commenti:

  1. Diventare viceministro senza esser stato votato è già da SFIGATO, figurarsi essere primoministro! Voglio vedere se sti tecnici, grandissimi chiacchieroni per adesso, faciliteranno l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani laureati durante il loro periodo al ministero. Già ieri la Fornero ieri è stta costretta a rimangiarsi le puttanate sulla Cassa Integrazione vedremo lui cosa farà.

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  2. Un gruppo di studenti dell'Unione degli Universitari è entrata nell'ufficio del Viceministro Martone, all'Università degli studi di Teramo, portando con sè degli scatoloni. La protesta, "pacifica", è stata chiamata "Prof. Martone: eccoti un pò della nostra sfiga". Gli "Studenti sfigati" hanno recapitato 3 scatoloni al Viceministro, come spiega Monia Flammini, coordinatrice dell'UDU Teramo: "Uno scatolone pieno simboleggia la tanta precarietà che noi 'studenti sfigati' affrontiamo ogni giorno mentre uno scatolone miseramente vuoto rappresenta il nostro diritto allo studio dato che l'Italia è l'unico Paese al mondo dove non ci sono i fondi necessari per erogare la totalità delle borse di studio, con gli investimenti in istruzione più bassi d'Europa, con le terze tasse universitarie più alte in Europa e con il 40% degli studenti universitari che sono costretti a lavorare, quasi sempre in nero, per mantenersi gli studi".

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  3. Le polemiche sulla frase del viceministro al Lavoro sono ampiamente giustificate, lui è l'ultimo a dover parlare: è diventato professore a Teramo ad appena 32 anni, e senza aver fatto il dottorato, quindi di che ciancia.....

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  4. La cultura è una cosa complicata, bisognerebbe spiegarlo a Martone. Non si misura in scemenze come il tempo impiegato per laurearsi. Ci sono situazioni molto diverse e spesso chi brucia le tappe non è detto che sia migliore. Concetti difficili che chi ha fatto studi seri conosce. A Martone la laurea non è servita per crescere culturalmente, è rimasto secchione, incolto e un pò rancorosetto (sfigato non lo uso, non frequento il bar-sport) Peccato per lui.

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  5. @Pietro
    La forma di tale esternazione è discutibile ma la sostanza è condivisibile: se uno 28 anni sta ancora studiando significa che è almeno al 4° anno fuori corso. Non deve giustificarsi, come non si deve giustificare chi evade e chi, da vice ministro, solo grazie al nome che porta, usa un linguaggio da bar.

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  6. il punto è che comunque uno la pensi un viceministro non dovrebbe parlare in questa maniera.
    Poi andando nello specifico il caro ministro dovrebbe sapere che le nostre università non funzionano così bene, appelli che saltano, prof che non ci sono, aule inesistenti, centinaia di ragazzi agli esami e professori fuori di testa. Per non parlare di quelli che lavorano per laurearsi. Si chiaro che poi ci sono anche quelli che non studiano e che si parcheggiano all'univerisità ma di solito li possono trovare nei "ceti" molto vicini al ministro.
    Le tasse universitarie costano e nessun ragazzo con una famiglia normale ha voglia di pagarle per anni.
    Quindi un po' di silenzio del viceministro sarebbe gradito
    un saluto

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  7. Inutile raccontarcela, ha ragione il viceministro anche se è l'ultimo a dover parlare... se a 28 anni sei ancora li a sbattere il testone sui libri di scuola, caro il mio studente, cambia mestiere. Il discorso poi dell'inserimento nel mondo del lavoro... beh quello è un altro paio di maniche... basterebbe aver il padre che si ritrova lui e anche se ti sei laureato a 32 anni (perchè non avevi niente di meglio da fare) un posto te lo danno di sicuro...

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