28 febbraio 2012

Chieti - Affitti in nero


La GDF a Roccaraso, in questi giorni, ha fatto incetta di signori che difficilmente emettevano ricevuta fiscale e come dovuto, ha punito severamente tutti i trasgressori con multe salatissime. Quando incomincerà ad indagare anche sugli affitti in nero della nostra città? Il mercato degli affitti a Chieti, grazie al gran numero di studenti universitari fuori sede, è un mercato molto redditizio; il costo di una singola si attesta sui 250 - 300 euro/mese, quanto una stanza in una città come Bologna o addirittura Firenze. Quando va bene i locatari stipulano un contratto per una certa somma, pretendendo un «conguaglio» in moneta sonante, altrimenti puoi benissimo andare via e cercarti l'alloggio da un'altra parte. Quando va male, invece, l'affitto è completamente in nero ma «almeno» le spese accessorie (bollette e/o manutenzione) sono «incluse nel prezzo». Qualcuno mi risponderà: basta denunciare e tutto si risolve. Ne siamo certi? La denuncia, è vero, può essere molto vantaggiosa (economicamente) per gli studenti, ma... non si può rimanere nell'anonimato. Grande limitazione questa, poiché, comunque, si avrà a che fare con il locatore disonesto per tutto il periodo della permanenza in quella stanza: ciò comporta che lo stesso diventi indisponente nei confronti dello studente ed ogni scusa diviene buona per cercare di mandarti fuori a pedate (soprattutto nei condomini dove ogni cosa che accade è colpa degli studenti) e se serve qualcosa, di certo non ci si potrà rivolgere al locatore stesso.Inoltre non tutti hanno il tempo materiale per seguire una denuncia in tutte le sue fasi, oltre alla difficoltà materiale di dimostrare che in realtà il contratto stipulato è un contratto simulato, mentre quello vero rimane verbale (e non c'è modo di stipularne un altro scritto). Il problema è che c'è un mercato intorno agli studenti che fa spavento, ma di controlli oggi nemmeno l'ombra. E nemmeno si tutelano gli stessi, in vista del fatto che sono tantissimi e male informati, c'è sempre qualcuno che, purtroppo, deve «ingoiare il rospo» e sottostare alla volontà del locatore. Anche perché, qualcuno ci ha provato, e sapete com'è andata a finire? Nessuno ha voluto far loro il contratto come si deve! La risposta era sempre: «Mi spiace ma queste sono le condizioni, se non vi sta bene provate altrove». Cosa fare? Soprattutto per chi, come la maggior parte degli studenti, è distante anni luce da casa, la questione diviene difficilissima: bisogna trovare casa, a ogni costo! Bisognerebbe denunciare sempre il padrone di casa se vi chiede l'affitto in nero. Oggi cari studenti potete tranquillamente denunciarlo, e rimanere nella casa altri otto anni pagando un decimo del valore di mercato. Lo ricorda - ma vale per tutti - il Comune di Bologna con un forte invito a denunciare gli affitti in nero. "Denunciate, denunciate, denunciate", è stato l'invito della vicesindaco Giannini, che ha voluto così anche rispondere ai timori dei sindacati, preoccupati per il possibile boom di contratti illegali dopo la stangata in arrivo con l'Imu sulle seconde case. A venire incontro agli inquilini in nero, è una norma contenuta nella legge sulla cedolare secca: "Chi denuncia ha diritto a un contratto di 4+4 anni con un affitto del 10% rispetto al prezzo di mercato basato sulle rendite catastali". C'è un caso a Roma, di una persona che pagava 800 euro e ora ne versa solo 80 al mese. E il Comune di Chieti? Perché non pubblicizza questa norma? E Chieti Scalo? E gli altri comuni abruzzesi? Se tutti incominciassero a colpire questi "evasori" totali, gli affitti calerebbero e si potrebbero chiedere degli onesti e sacrosanti contratti di locazione.

nonnoenio

10 commenti:

  1. comunque certe cose si risolvono in privato con il padrone dell'appartamento e con l'amministratore, non sul blog, è ridicolo! sei in nero? la legge ti tutela, se denunci pagherai un affitto irrisorio, hai tutti gli strumenti, perché non li usi? perché ti fai spennare? forse perché sotto sotto hai anche tu la mentalità da evasore!?

    RispondiElimina
  2. Il blog da indicazioni su come comportarsi in caso che si venga incravattati da un padrone di casa poco onesto che ti chiede di integrare il fitto con il contante a parte e magari anticipatamente ( 100- 200 euro nese xil numero dei mesi che si resta lì). La denuncia sarebbe un modo molto efficace per scoraggiare la richiesta di affitti in nero... poi ognuno si regola come crede!

    RispondiElimina
  3. Ciao Enio e buon pomeriggio. Credo che la tua riflessione abbia molteplici ragioni per essere fondata. Tuttavia, credo sia giunto il momento, per gli "onesti", di far prevalere le loro ragioni, costi quel che costi. In fondo, il discorso mi pare semplice: se c'è un commerciante che non emette scontrino, significa che c'è un cliente che è "poco attento" a pretenderlo.

    E se, poi, è il cliente (si presume onesto) a rimetterci con tasse che aumentano e paga solo lui... non può lamentarsi. Lo stesso, dicasi per gli affitti in nero. Se lo studente è vittima di "ricatti", deve, è necessario che reagisca. Altrimenti la sua vita sarà un perenne ricatto. Singolarmente o organizzandosi attraverso le varie associazioni che comunque esistono, è necessario smascherare i farabutti, denunciarli e pretendere giustizia.

    Aspettare tutto dalle "Fiamme gialle" o dalla bacchetta magica di un governo, mi sembra un atteggiamento... poco responsabile.

    RispondiElimina
  4. Arriveranno, arriveranno, dategli tempo. Domenica c'erano i Finanzieri anche tra le maschere di carnevale per controllare l'emissione degli scontrini fiscali e verificare eventuali impieghi di manodopera non regolare.

    Un bliz in piena regola, quello effettuato dalla Guardia di finanza di Chieti a Francavilla, domenica scorsa, mentre era in corso l'ultima giornata del Carnevale d'Abruzzo. Controllati molti negozi del centro, aperti nella giornata festiva proprio in occasione della sfilata in maschera; una quarantina i finanzieri in campo.

    Le verifiche erano partite già in mattinata nei centri costieri tra S. Vito e Ortona, per poi toccare Francavilla. Una cinquantina le attività commerciali controllate: il 30% è risultata non in regola.

    RispondiElimina
  5. Anni fa una mia amica stava a Venezia in affitto in una vera e propria topaia. Tutto in nero ed erano in 3. Un affare per il proprietario.

    RispondiElimina
  6. hai ragione ! Un'altra lobby difficile da sconfiggere ?

    RispondiElimina
  7. scusa ma da chi vai? io e i miei amici al massimo paghiamo 250 singola e con contratto. d'altra parte il prezzo lo fa di fatto l'opera universitaria con i suoi alloggi e i privati si adeguano. scusami ma forse sei incappato male. comunque ti ricordo che esiste la guardia di finanza... vuoi l'indirizzo? altrimenti cosa parliamo a fare?

    RispondiElimina
  8. @giardigno65

    l'anno scorso hanno beccato una famiglia che viveva in una casa popolare, basso reddito, che aveva subaffittato a due studebti beccandosi 250 euro a testa. Più che lobby quì è disonestà acclamata!

    RispondiElimina
  9. @Kilye

    per i proprietari è sempre un affare sopratutto se non sono ingordi e se i soldi li incassano in nero.

    Se la GDF si mette a indagare in questo ambito, sopratutto da noi che è una città universitaria, di questi disonesti ne trova a decine.

    L'altro giorno sentivo l'autista del pulman che cercava di convincere una ragazza di Lecce ad andare a stare in un suo appartamento... magari dividendo l'affitto con qualche sua coetanea.

    E' un mercato che tira quello delle case vecchie e ristrutturate per l'occasione... altrimenti si possono affittare per i mesi estivi, data la vicinanza col mare... 18Km circa

    RispondiElimina
  10. accidenti allora sono io l'unico pollo che da in affitto a studenti singole a 210 e doppie a 170 con contratto per studenti in modo che possano detrarre le loro spese se vengono da più di 100km!!!!????? ma dici sul serio sulle 300? beh mi sa tanto che aumenterò gli affitti. Se denunci denunci altrimenti cadi nell'omertà.e allora di che ti lamenti?

    RispondiElimina