28 febbraio 2012

Chieti - Affitti in nero


La GDF a Roccaraso, in questi giorni, ha fatto incetta di signori che difficilmente emettevano ricevuta fiscale e come dovuto, ha punito severamente tutti i trasgressori con multe salatissime. Quando incomincerà ad indagare anche sugli affitti in nero della nostra città? Il mercato degli affitti a Chieti, grazie al gran numero di studenti universitari fuori sede, è un mercato molto redditizio; il costo di una singola si attesta sui 250 - 300 euro/mese, quanto una stanza in una città come Bologna o addirittura Firenze. Quando va bene i locatari stipulano un contratto per una certa somma, pretendendo un «conguaglio» in moneta sonante, altrimenti puoi benissimo andare via e cercarti l'alloggio da un'altra parte. Quando va male, invece, l'affitto è completamente in nero ma «almeno» le spese accessorie (bollette e/o manutenzione) sono «incluse nel prezzo». Qualcuno mi risponderà: basta denunciare e tutto si risolve. Ne siamo certi? La denuncia, è vero, può essere molto vantaggiosa (economicamente) per gli studenti, ma... non si può rimanere nell'anonimato. Grande limitazione questa, poiché, comunque, si avrà a che fare con il locatore disonesto per tutto il periodo della permanenza in quella stanza: ciò comporta che lo stesso diventi indisponente nei confronti dello studente ed ogni scusa diviene buona per cercare di mandarti fuori a pedate (soprattutto nei condomini dove ogni cosa che accade è colpa degli studenti) e se serve qualcosa, di certo non ci si potrà rivolgere al locatore stesso.Inoltre non tutti hanno il tempo materiale per seguire una denuncia in tutte le sue fasi, oltre alla difficoltà materiale di dimostrare che in realtà il contratto stipulato è un contratto simulato, mentre quello vero rimane verbale (e non c'è modo di stipularne un altro scritto). Il problema è che c'è un mercato intorno agli studenti che fa spavento, ma di controlli oggi nemmeno l'ombra. E nemmeno si tutelano gli stessi, in vista del fatto che sono tantissimi e male informati, c'è sempre qualcuno che, purtroppo, deve «ingoiare il rospo» e sottostare alla volontà del locatore. Anche perché, qualcuno ci ha provato, e sapete com'è andata a finire? Nessuno ha voluto far loro il contratto come si deve! La risposta era sempre: «Mi spiace ma queste sono le condizioni, se non vi sta bene provate altrove». Cosa fare? Soprattutto per chi, come la maggior parte degli studenti, è distante anni luce da casa, la questione diviene difficilissima: bisogna trovare casa, a ogni costo! Bisognerebbe denunciare sempre il padrone di casa se vi chiede l'affitto in nero. Oggi cari studenti potete tranquillamente denunciarlo, e rimanere nella casa altri otto anni pagando un decimo del valore di mercato. Lo ricorda - ma vale per tutti - il Comune di Bologna con un forte invito a denunciare gli affitti in nero. "Denunciate, denunciate, denunciate", è stato l'invito della vicesindaco Giannini, che ha voluto così anche rispondere ai timori dei sindacati, preoccupati per il possibile boom di contratti illegali dopo la stangata in arrivo con l'Imu sulle seconde case. A venire incontro agli inquilini in nero, è una norma contenuta nella legge sulla cedolare secca: "Chi denuncia ha diritto a un contratto di 4+4 anni con un affitto del 10% rispetto al prezzo di mercato basato sulle rendite catastali". C'è un caso a Roma, di una persona che pagava 800 euro e ora ne versa solo 80 al mese. E il Comune di Chieti? Perché non pubblicizza questa norma? E Chieti Scalo? E gli altri comuni abruzzesi? Se tutti incominciassero a colpire questi "evasori" totali, gli affitti calerebbero e si potrebbero chiedere degli onesti e sacrosanti contratti di locazione.

nonnoenio

22 febbraio 2012

Chieti - Con la crisi si recupera il valore della sobrietà


Confesso che queste giornate di frenesia economico-finanziaria mi provocano ansia e un certo spaesamento. Ci siamo scoperti quasi rovinati, sull'orlo del baratro, appesi alla fragile speranza che le scelte del governo Monti possano finalmente accontentare l'avidità dei mercati. Scelte difficili e maldestre, improvvide e vili, in qualche caso, basate sull'imperativo di una crescita che stenta, per noi e per altri, a decollare. Una gran fretta del Governo di concludere la riforma del lavoro che dovrebbe, secondo Fornero rendere più facile licenziare per le aziende, eliminando l'articolo 18, visto come l'ultimo baluardo da abbattere. Comunque tutto questo baillame non ci porterà lontano, sarò un nostalgico un sognatore, ma non vedo come si potrebbe crescere ancora. Ad esempio, come si può aumentare l'attuale mercato dell'auto senza intasare vie di comunicazione già sature? Senza creare ancora cementificazione, senza quindi inquinare il pianeta a dismisura. E che dire di altri mercati, che producono beni a cui un benessere giovane, ma prepotente ci ha abituato? L'illusione di una opulenza infinita, di un progresso continuo e di una produzione illimitata per illimitati consumi, sta naufragando sotto i nostri occhi. I più increduli, paradossalmente, siamo noi cittadini di mezz'età, che abbiamo visto l'evolversi, con il graduale benessere, di una legislazione orientata a garantire diritti prima negati: oggi restiamo stupefatti e disorientati nell'immaginare un futuro che li rimette in discussione. In un crescendo vorticoso abbiamo dimenticato un passato che più volte ci ha visti poveri, ma decisi a migliorare la nostra condizione. Un miglioramento morale, prima che economico, che faceva leva su sentimenti di solidarietà e di coesione sociale. Sintesi splendida di quella realtà fu la Costituzione Repubblicana. Nell'ansia del progresso ad ogni costo abbiamo dimenticato quanto pericolosa possa essere la crescita del solo PiI. La saggezza del piccolo stato montuoso del Bhutan ha portato a riconoscere valore, fin dalla metà degli anni Settanta, e con lungimiranza. la Felicità Interna Lorda. Possibile grazie all'impegno per la costruzione di un'economia coerente con la cultura tradizionale del Paese. Se per crescere dovessimo imparare dal passato? Se riutilizzare fosse meglio che produrre ex novo? Di recente gli Usa hanno scoperto che le asciugatrici, di rigore negli States, assorbono da sole il 6% del consumo energetico di una famiglia media. Via libera, quindi, ai panni stesi al sole, prima rigorosamente vietati, forse perchè indice di povertà. Il bisogno di risparmiare ha portato ai cittadini statunitensi il profumo del bucato asciugato all'aria aperta. Il profumo della sobrietà potrebbe essere, per noi, un piccolo risvolto positivo, in questi mesi dolorosi e difficili.

nonnoenio

IL CARNEVALE TRADIZIONALE a CHIETI


A Chieti l'amministrazione comunale ha coinvolto L'Associazione "Camminando Insieme", ad organizzare il Carnevale Tradizionale Abruzzese, martedì, 21 febbraio. Da diversi anni questa associazione cerca di recuperare e valorizzare la cultura tradizionale abruzzese in collaborazione con il C.A.T.A. (Centro Antropologico Territoriale Abruzzese) e con la partecipazione delle Associazioni "Lu Ramajette" di Chieti e "I Colori del Territorio" di Spoltore . Il significato che si vuole trasmettere è quello di richiamare gli antichi riti del passato. Con il Carnevale si abbandona l'inverno, rappresentato nel bruciare il fantoccio del Re-Carnevale e l'ingresso della Primavera. Ha , quindi, una valenza propiziatoria della ripresa vegetale dopo la stasi invernale. Nella proposta del Carnevale Tradizionale i personaggi più rappresentativi sono i Pulcinella, con il caratteristico ed enorme copricapo conico ornato di nastri e zagarelle coloratissime e pon pon di lana. Non ci sono le caratteristiche maschere che fanno parte di un mondo consumistico. La rappresentazione, una sfilata, che è iniziata da Piazza Trento e Trieste aperta da un trattore che trascinava un rimorchio con sopra il fantoccio di Re Carnevale. Seguivano un gruppo di musicisti di du' botte, fisarmonica e chitarra. Quindi i Pulcinella, i protagonisti della farsa, le coppie che indossavano l'abito tradizionale e che hanno cantano e danzato. A piazza G.B.Vico c'è stata una lunga sosta con balli e canti. Interessante l'esecuzione del "Ballo del palo intrecciato", del "Canto dei mesi", della Quadriglia, della Mazurca Scambiata, Fiorata ed altre danze Tradizionali. Il corteo è ripartito percorrendo corso Marrucino, Piazza Valignani, Via C. De Lollis per giungere a piazza Malta. A Piazza Malta si è svolta la rappresentazione della farsa, con il processo, la condanna, la morte di Re-Carnevale perché persona indiscussa della gioia sfrenata . Il manifesto funebre ha annunciato che dopo aver fatto una lunga ed esagerata scorpacciata di salsicce, salamini, prosciutto, pecorino, la moglie, i figli, i parenti gioiosamente lo ricordavano con il Canto di Carnevale e dello "Scurammaie". La festa si e conclusa con il falò di Re Carnevale". Le ceneri del falò venivano raccolte e sparse sul terreno come fertilizzante. Considerata la serata fredda " Lu Cumplimente" è stata ben accettata, con dolci tradizionali di carnevale e vino speziato. Tutto bene? Purtroppo il tempo inclemente e il freddo non hanno fatto uscire le persone, per cui poche le presenze. Però si può migliorare. Per l'anno prossimo, bisogna coinvolgere tutti i quartieri della città compreso lo Scalo. Si deve assegnare un tema al Carnevale al quale le persone devono far riferimento per la rappresentazione e partecipazione. Come al solito le vetture che transitavano nel corso, isola pedonale svenduta, ha procurato fastidio alla manifestazione. I vigili urbani hanno assicurato che hanno sbarrato l'ingresso al corso Marrucino, quindi questi maleducati, prepotenti, incivili, fannulloni hanno spostato la sbarra? Il clan Pegaso del Gruppo scout Chieti 3 che risiede a Chieti Scalo, Parrocchia S. Pio X formato da ragazzi e ragazze con età 16/21 anni e supportati dalla Comunità, Capi hanno animato anche loro il Carnevale a Chieti. Hanno sistemato sotto i portici della Camera di Commercio, sempre per le avversità atmosferiche, un tavolo con un ben assortito buffet di dolci tradizionali carnevaleschi confezionati da loro e bevande, ma interessante l'iniziativa rivolta ai ragazzi. Hanno allestito schermo, pc, proiettore, così da interessare i giovani che hanno partecipato a cimentarsi in una gara di ping pong- karaoke - play station, giochi scout. La spesa per l'amministrazione è stata nulla, bisogna però che le varie associazioni esistenti sul territorio coinvolgano la cittadinanza così che questo Carnevale Tradizionale possa avere successo.

Scritto da: Luciano Pellegrini

Le foto su questo link:FOTO


18 febbraio 2012

Da Chieti - Stracquadanio: chi guadagna 500 euro è sfigato

Che ci sia un uomo che ogni volta che apre bocca dice solo cazzate passi, ma un parlamentare del PDL, un cosiddetto ONOREVOLE, eletto a pagato con i soldi dei contribuenti No! Costui è Stracquadanio, lo stesso che aveva detto, non molto tempo fa, riferendosi alle "elette" non si sa come in Parlamento, che " usare il proprio corpo per essere elette a Montecitorio era perfettamente lecito", dimenticando che noi cittadini, cioè gli elettori, dagli eletti in Parlamento, sperano che facciano cose ben più sensate di quelle che ha fatto o detto fino ad oggi lui. La perla di saggezza ultima uscita dalla sua bocca è questa: «Chi guadagna 500 euro è uno sfigato per varie ragioni e per fortuna sono pochissimi in Italia». Lo dice alla Zanzara su Radio 24 l'onorevole del Pdl. Sono sfigati. «Se fosse vero avremmo i morti di fame per le strade. Si tratta di una piccola quota di popolazione che hanno pensioni sociali più basse. Sono stufo di una retorica piagnona. Non esiste guadagnare 500 euro al mese. Ma chi li guadagna? Ma quali giovani precari! La media dei consumi di telefonia mobile, il telefonino cosa che hanno tutti nelle mani, vediamo che non basterebbero quelli. Chi guadagna 500 al mese è una minoranza ed è uno sfigato che non è stato capace». A parte che offende un gran numero di pensionati e circa 3 milioni di lavoratori precari, io lo prenderei a calci in culo, non so voi cosa fareste.

enio

14 febbraio 2012

Chieti - Monti niente Olimpiadi 2020

«Non vogliamo che chi governerà l'Italia nei prossimi anni si trovi in una condizione di difficoltà». Lo ha detto il premier Mario Monti, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, in merito alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020 Il premier Mario Monti secondo me ha fatto bene, anzi benissimo, a dire no alle Olimpiadi a Roma nel 2020. A dispetto degli appelli e dei proclami sottoscritti dagli eroi dello sport nazionale. E a dispetto di chi vedeva nella candidatura olimpica un segnale di speranza in tempi tanto bui, un'occasione di riscatto per il Belpaese in preda alla crisi in cui 25 cm di neve scatena il putiferio in una citta amministrata da un sindaco solo "chiacchierone" e litigioso, sopratutto con le istituzioni, cercando di coprire tante sue manchevolezze. No, non ci sarebbe stato alcun riscatto. Né economico, né sociale. Forse sportivo, ma con le medaglie non si mangia. Al limite, con le medaglie si fa propaganda, ma questo non succede in paesi mediamente civili. Con le medaglie non si mangia, ma con le Olimpiadi, invece, mangiano in molti. Troppi gli sprechi e le strutture abbandonate a se stesse dopo essere costate miliardi, ne è l'esempio della fine che hanno fatto le piscine costruite negli ultimi campionati mondiali di nuoto. "Ci sono casi in cui le Olimpiadi hanno rilanciato la città, come Barcellona, altri casi, come Atene, in cui è stato un disastro". Queste le parole di Antonio Di Pietro (IDV) a Tgcom24 su Roma 2020. Parole condivisibili perchè portatrici di immensa saggezza.

nonnoenio

Pescara - Neve sul mare dal ponte sul mare

Capita raramente..., ma quando c'è bisogna approfittarne!

Luciano Pellegrini

Le foto su questo link:FOTO


Chieti - Chi ride e chi piagne


Molto bella questa satira in cui sono stato coinvolto da un mio amico consigliere comunale e vignettista... Buone risate

Luciano Pellegrini

Se c'è chi ride al comune di Chieti (quelli del PD) pubblicando sul web chietiscalo.it le vignette satiriche, c'è invece chi piange. Il Comune Chieti, per il Ministero:«bilanci comunali a rischio» La relazione degli ispettori ha evidenziato forti criticità che minano la stabilità dell’ente. In poche parole il comune continua a spendere soldi che non incasserà mai. Il tutto a causa dell’incapacità di incassare il dovuto. Insomma un giudizio molto pesante che fotografa le criticità della gestione dei bilanci da parte della struttura tecnica del Comune ed un comportamento superficiale della classe politica che oggi ci amministra. La cronaca ci racconta di consiglieri più interessati alle baruffe in Consiglio ed alle polemiche interne che ad una seria lotta all’evasione contributiva ed alla distribuzione equa delle risorse sempre più scarse. E’ inutile poi lamentarsi del Piano neve che non funziona, se questo andazzo amministrativo consente ai “furbi” di non pagare, relega chi paga al ruolo di “fesso” e non consente di attrezzare servizi efficienti.

fonte: primadanoi.it


12 febbraio 2012

La Grecia Brucia e la UE sta a guardare.


Sono intervenuti gli studenti della vicina università a dare man forte ai cittadini che protestavano il loro sdegno contro le ulteriori misure di austerità imposte dall'Europa a fronte di un prestito in euro, che non salverà la Grecia, ma la trascinerà lentamente nella miseria generale. La cosa che ha fatto specie e, che "questi bravi ragazzi" sono stati fortemente applauditi da lla folla respinta con grossi quantitativi di gas lacrimogeno perchè, secondo loro, erano lì a difendere le ragioni dei più deboli, dei diseredati e di tutti quelli che sul piano nazionale oggi non contano più niente. Molotov, bombe carta, lacrimogeni. Brucia piazza Syntagma ad Atene, dove migliaia di manifestanti hanno assediato il Parlamento greco chiamato in nottata a varare il pacchetto di austerity lacrime e sangue preteso dall'Ue e dal Fmi per dare il via libera al secondo piano di salvataggio da 130 miliardi di euro. Il timore è che dopo l'apporvazione delle misure (che, salvo sorprese, dovrebbe arrivare) le violenze degenerino ulteriormente. Dalla Germania intanto, da mesi in Grecia il paese più odiato e messo all'indice dalla piazza come responsabile della linea dura contro Atene, sono arrivate le parole del titolare delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble: «La Grecia verrà salvata in un modo o nell'altro, ma deve fare i propri compiti per diventare competitiva». Secondo Schaeuble, Atene «rimarrebbe in Europa» anche se lasciasse l'euro. Ma se i governi dell'Eurozona vogliono evitare l'uscita della Grecia e sono pronti ad aiutarla, «altri non dovrebbero dare l'idea che non vogliono fare alcuno sforzo», ha aggiunto, lo facciano.

nonno enio

11 febbraio 2012

Chieti - Consegna attestati CAI



Il CAI, Club Alpino Italiano, è una associazione che celebrerà i 150 anni dalla fondazione il prossimo anno, 2013. Infatti si è costituito il 23 ottobre 1863 a Torino - anche se si può affermare che la sua fondazione ideale sia avvenuta il 12 agosto dello stesso anno, durante la celeberrima salita al Monviso ad opera di Quintino Sella. Annovera 320mila soci ed ha una struttura capillare in tutta Italia con le sezioni. Fra le varie funzioni elencate nello statuto, in particolare una è rivolta alla organizzazione ed alla gestione di corsi d’addestramento per le attività alpinistiche, sci-alpinistiche, escursionistiche, speleologiche e naturalistiche destinate a promuovere una sicura frequentazione e conoscenza della montagna. Per arrivare a questo traguardo, il CAI organizza corsi per la formazione di 22 diverse figure di titolati (istruttori, accompagnatori ed operatori), necessarie allo svolgimento delle attività in ambiente montano ed in assoluta sicurezza. Per avere questo supporto nelle attività che le sezioni svolgono, si è pensato di creare un altro personaggio, l'accompagnatore sezionale e per questo motivo il CAI Regione Abruzzo ha realizzato questa personalità, dopo che i soci hanno seguito lezioni teoriche e pratiche ed hanno superato l'esame finale. Per dare risalto a questo evento, nella assemblea regionale dei delegati che ha avuto luogo a Lanciano alla fine dell'anno 2011, presso il Polo Museale Santo Spirito con la presenza del presidente generale del CAI Umberto Martini, sono stati consegnati gli attestati ad una cinquantina di accompagnatori sezionali di escursionismo-istruttori sezionali di speleologia-istruttori sezionali di alpinismo giovanile-e centri di educazione ambientale. Tanta soddisfazione da parte di questi soci e delle sezioni anche per il successo che ha riscontrato questa promozione. Sono sicuro che questi amici nelle escursioni creeranno maggiore familiarità fra i partecipanti e saranno un punto fermo nella scelta dei sentieri e nel risolvere eventuali difficoltà.

Scritto da: Luciano Pellegrini

09 febbraio 2012

Chieti - L'Influenza di questi giorni


Tosse, un pizzicorino alla gola, brividi, mal di testa e febbre sopra i 39. Mettetevi tranquilli, cancellate gli impegni presi almeno per i prossimi cinque giorni e controllate di avere una buona scorta di antipiretico. Tachipirina compresse da 500mg. L'influenza, che ha raggiunto o sta raggiungendo il suo picco di diffusione, ha evidentemente colpito anche voi come centinaia di altri italiani. Basta fare un giro nelle scuole per capire che il numero di casi si è moltiplicato nell'ultima settimana. E considerato anche che i piccoli sono i veri «untori» è facile pensare che poi da loro si diffonderà anche agli altri membri della famiglia. Dopo i virus intestinali e la varicella che ha fatto parecchie «vittime» tra i più piccoli, è arrivato dunque il momento di fare i conti con il più classico dei virus stagionali, l'influenza. Scoppiata quest'anno con lieve ritardo per le condizioni climatiche più miti delle prime settimane invernali, ha visto in questi giorni crescere vertiginosamente la curva epidemiologica. Io me la sono beccata e forte pure nonostante avessi fatto il vaccino antiinfluenzale a novembre in quanto facente parte della categoria a rischio: i cardiopatici. Ecco quali sono i sintomi dell'influenza: Solitamente a comparire per prima è la tosse. Poi febbre alta, intorno a i 39° che perdura di solito per almeno due giorni. Ma non è finita qui. Spesso insieme a febbre e tosse arrivano anche anche mal di testa, mal di gola e a volte mal d'orecchie e nei casi più disgraziati diarrea. Per far scomparire tutti i sintomi ci vogliono almeno cinque-sei giorni e non è detto che poi si ritorni subito in perfetta forma. Spossatezza e tosse rimangono anche per un'altra settimana. Guai pensare che con l'antibiotico si risolva tutto. In caso di infezione causata da virus, com'è l'influenza stagionale, gli antibiotici sono infatti perfettamente inutili, in quanto agiscono contro le infezioni di natura batterica. Diversamente, anche se sempre con cautela e quando la febbre supera i 38 gradi, si possono utilizzare gli antipiretici che servono appunto per abbassare la febbre.Buona fortuna, io ne sono ormai fuoiri e forse domani, dopo 9 giorni, mi rivado a fare una partitina a tennis. Se no ce la faccio mi limiterò a palleggiare...

nonnoenio

08 febbraio 2012

Chieti - Il Medico di Famiglia


Il medico di famiglia è a tutti gli effetti un componente della famiglia. Conosce tutto e più di tutto, anche le cose più segrete. Il paziente ha in lui la massima fiducia. Sa che la sua salute dipende da questa persona e gli vuole bene. Gli perdona tutto anche se per essere visitato deve fare lunghe file, pazienza! Chi è questo medico. Lavora mediamente 4 ore al giorno dal lunedì al venerdì, in totale 20 ore. Qualcuno apre lo studio anche il pomeriggio almeno tre volte a settimana, altre 6 ore. In totale lavora 26 ore a settimana. Il sabato offre la reperibilità telefonica per un paio di ore nella mattina. Ci sono comunque le visite domiciliari. Anche la associazione professionale dei medici di famiglia appartiene ad una casta. Guai se qualcuno prova ad interessarsi dei fatti loro. Infatti Il Consiglio nazionale della FIMMG, riunitosi a Roma, aveva approvato un calendario di scioperi della categoria per difendere l'autonomia dell’ENPAM, la cassa previdenziale dei camici bianchi, messa a rischio dalle misure previste nella manovra del Governo Monti. Lo sciopero era programmato dal 9 al 12 febbraio. Questione legata ai soldi che versano per la pensione... Però, causa la situazione meteorologica, i medici di famiglia hanno revocato lo sciopero,pur rimanendo in stato di agitazione. Quando guadagna un medico di famiglia? La base è di 80 euro lordi/anno per paziente e poi ci sono le indennità sulle altre attività che vengono svolte,( i dati sono del mese di marzo 2011, dovrebbero essere ancora validi in quanto non mi risulta che ci sono stati rinnovi contrattuali ndr). Con 1500 pazienti il medico di famiglia guadagna 120.000 euro lorde all'anno, con una ritenuta di acconto del 20% operata dalla ASL , al netto fanno 96mila euro, quindi 8mila euro al mese. Mica poco ...! Ma non è tutto. Ci sono inoltre le indennità! Se il medico di famiglia lavora nello studio 12 ore, percepisce altri 1200 euro lordi al mese che è molto superiore a quello di molti lavoratori. Non è ancora finito.... Ci sono 74 euro lorde al mese come indennità per usare il computer, inoltre altre indennità per le prestazioni per l’ADI, (Assistenza Domiciliare Integrata) o per le medicazioni o per i vaccini praticati in studio, le partecipazioni a Progetti obiettivo della regione o del Ministero, le schede per le ricerche sanitarie, le partecipazioni a commissioni mediche, i rimborsi per il funzionamento dello studio professionale, il pagamento per una serie di certificati, come per le attività sportive e così via. Quindi questo amico di famiglia che è sempre sorridente, ancora di più se non ti fai mai vedere, guadagna tutti questi soldi, anzi se viene a farti la visita a casa perché sei febbricitante, quasi quasi mosso a compassione e per bontà per l'ora tardi, gli fai anche qualche “regalia”. Caro ministro della salute Renato Balduzzi, essendo lei un tecnico e quindi non legato alla politica del compromesso, cosa ne pensa di deliberare un decreto legge che stabilisca un massimo di 500 pazienti per medico di famiglia? Le restanti 1000 persone le gestirebbero altri due medici. Il paziente ci guadagnerebbe? Perbacco...i medici di famiglia erogherebbero un miglior servizio e non si farebbero lunghe attese. I medici si lagnano oltremodo, perché hanno qualche impegno in più come l’Adi, (L'Assistenza Domiciliare Integrata) e quindi meno tempo da dedicare ai pazienti. Questo impegno remunerato ha un tetto e anche se superi il numero dei pazienti non puoi guadagnare di più, quindi meglio non eccedere.. L'assistito però deve far valere questo suo diritto, perché sembra che il medico se ne dimentica di fare questa visita programmata... Ha mai provato lei, ministro Balduzzi, a recarsi dal suo medico di famiglia? Le racconto quello che succede ad un assistito campione! La mattina presto va a fare la fila per prendere il numero. “Catturato” il numero si organizza la mattinata. Cioè, calcolando che una visita mediamente se va bene dura tre quarti d'ora, sbriga altre faccende per poi tornare in tempo per la visita e non perdere il posto. Si chiederà, ministro Balduzzi, il motivo per cui la visita dura tanto tempo... poverino chissà che malattia avrà! Non si spaventi, l'assistito non ha niente di grave, riesce a parlare con il medico forse 5 minuti. Ed allora...? Mentre apri la bocca per esporre il tuo malanno, arriva la prima telefonata, poi apri nuovamente la bocca ed arriva la seconda telefonata e così via sino a quando esci dallo studio. Quello che avresti desiderato fare presente al medico non lo hai fatto, però hai una ricetta, la tua e tante altre delle persone che hanno telefonato. Quasi timidamente e vergognosamente entri nella sala di attesa per depositare le ricette“ telefoniche” e vedendo gli occhi incazzati dei presenti, fai un timido sorriso alla " fracchia" alzando le spalle. Gli altri pazienti spazientiti che aspettano, faranno la stessa fine... anche loro escono con le ricette...! Se, caro ministro i pazienti scendono a 500, non le sembra che il cittadino, paziente, che paga le tasse può essere meglio trattato e curato? Concludendo, caro ministro, anche se è ancora giovane,compirà fra pochi giorni 57 anni, pensi ai tanti anziani che sono costretti a file estenuanti presso i medici di famiglia per richiedere un diritto, che è quello della salute, e prendo come esempio l' impegno che lei ha sempre avuto nella chiesa cattolica. Diminuisca il numero dei pazienti ai medici di famiglia!

Scritto da: Luciano Pellegrini

07 febbraio 2012

Chieti - I Cannelotti

Il primo responsabile della protezione civile in ogni Comune è il Sindaco che ha l'obbligo di fronteggiare i rischi specifici del suo territorio. La enorme quantità di neve caduta in questi giorni a Chieti ha creato rischi evidenti per i cittadini. Scivolosi cumuli di neve spioventi dai tetti con l'aggravante dei " cannelotti di ghiaccio" dalla lunghezza inverosimile, possono creare problematiche con il distacco dovuto all'aumento della temperatura previsto per il fine settimana. La fortuna è che per un paio di giorni la temperatura resterà sotto lo zero. Ed i pedoni? Sarei dell'avviso di vietare ai cittadini di percorrere i marciapiedi e camminare sulla strada così da evitare che si possa essere investiti da una massa di neve non controllabile, ma anche i cannellotti possono rappresentare una grossa insidia. I vigili del fuoco, dovrebbero operare per eliminare questi pericoli. In città e nel centro storico ci sono tantissimi casi critici, ma anche nei quartieri e in periferia è la stessa cosa. Gli abitanti non sono tutti uguali? Sono consapevole che il sindaco avrà grosse dificoltà ad iniziare dai soldi. Però la regione ha chiesto al governo lo stato di calamità naturale, quindi i soldi usciranno.




Una ordinanza che farei immediatamente è quella di proibire l'uso delle vetture personali. Cosa ci fanno decine e decine di vetture in giro in orario di lavoro , tutti hanno problemi vitali urgenti? La loro inciviltà e la prepotenza ugualmente creano pericolo ai pedoni e se non ti fermi, rischiando di scivolare sui cumuli di neve spalata, rischi di essere arronzato. Devono circolare solo i taxi, i mezzi pubblici e i mezzi di soccorso. In tal modo, considerando la larghezza delle strade ridotte per i cumuli di neve e dovendo per forza i pedoni procedere sulla strada per il divieto di camminare sui marciapiedi, con il minor traffico veicolare, possono con sicurezza muoversi sulla strada ed evitare rischi seri.

Scritto da: Luciano Pellegrini


le foto su questo link: I Cannelotti




05 febbraio 2012

Chieti - Neve - IO CHE SONGO NU POCO VEZIUSO

Le previsioni meteorologiche il più delle volte sbagliano nel fornire i dati, qualche volta però centrano l'obiettivo. Che nel fine settimana dal 3 al 5 febbraio sarebbe nevicato tanto, con vento forte e temperatura rigida, lo si conosceva da un paio di settimane. Per questo motivo bisogna va essere previdenti ed allestire il piano neve prima che arrivino le nevicate. Invece, giovedì 2 febbraio verso le ore 18 a Chieti inizia a nevicare...seguita tutta la notte...seguita tutta la giornata di venerdì e mezza giornata di sabato. Domenica 5 febbraio nuovamente nevica! Un metro di neve. La risposta dell'amministrazione è stata che, non prevedevano tanta neve e i mezzi spargisale e spazzaneve che hanno trovato sono pochi. Il primo spazzaneve l'ho visto alle ore 12 di venerdì 3 febbraio in Largo Cavallerizza,dopo 18 ore dall'inizio della nevicata.



Mezzi spargisale non li ho visti. D'altronde sono uscito con gli sci da fondo, ho percorso molte strade principali e del centro storico. Se fossero passati i mezzi spargisale me ne sarei accorto. La neve con il sale è acquosa e lo sci non scivola. Invece la neve l'ho trovata asciutta e veloce. I cittadini ed i mezzi veicolari hanno avuto molte difficoltà sia a camminare che transitare. Capisco che i soldi non ci sono, ma non si può lasciare la città all'improvvisazione. Forse qualche altra città si è comportata anche peggio, quindi “mal comune mezzo gaudio”. I problemi si avranno con il rialzo della temperatura. Già nella mattinata di sabato pericolosi cumuli di neve spioventi dai tetti hanno creato pericolo ed i vigili del fuoco hanno provvedendo ad eliminare il rischio. Cari amministratori non improvvisate arrangiandovi. Potrebbe essere pericoloso! Specialmente con il ritorno del sole, l'innalzamento della temperatura, il ghiaccio. Dovete pensare all'incolumità dei cittadini! (sopratutto delle persone anziane). Ho stuzzicato il sindaco e l'assessore al traffico Ivo d'Agostino a dare l'esempio ai cittadini ed uscire con gli sci. Si risparmierebbero il sale, il tempo, gli spazzaneve, i soldi. Però io che “songo nu poco veziuso”, io che sono un poco malizioso, ( E SPINGULE FRANGESE bellissima canzone di Salvatore Di Giacomo – Enrico De Leva ndr), mi viene da pensare... Ricordate le multe comminate a tanti automobilisti pochi mesi fa che con un caldo torrido dovevano mostrare le catene da neve a bordo della vettura? Non è che è stato fatto prevedendo che così si poteva risparmiare il piano neve? Con le catene a bordo le strade si potrebbero non pulire, i veicoli circolano senza problemi e i pedoni...chissà!

Scritto da:Luciano Pellegrini


le foto su questo link: Neve

04 febbraio 2012

Chieti - Politici quanto ci costate !


Siamo tutti coscienti che gli sprechi in Italia siano troppi e diversificati. Ma continuare a sostenere che le paghe dei politici siano solo una goccia in mezzo al mare è un autentico falso ideologico. Questa sì è una storia vecchia come il cucco. Le spese della politica in Italia hanno raggiunto ormai livelli insostenibili per il paese. Primo perché i nostri politici non guadagnano solo «un po'più degli altri» ma tre o quattro volte le paghe europee, secondo perché il loro numero è molto, molto superiore a quello di tutti gli altri stati europei. Probabilmente se un politico italiano guadagnasse un terzo, sarebbe più conscio del valore dei soldi e quindi più oculato anche nella gestione del patrimonio pubblico, con grande risparmio per le casse dello stato. Confrontando i loro stipendi con quelli europei, ognuno di essi guadagna più del cancelliere Angela Merkel, infatti, il capo di stato più importante e potente in Europa, che in questo momento ci tiene in pugno come bamboline, guadagna circa 9000 euro al mese. E non è tutto, appena si è parlato di tagli ai vitalizi, subito ci sono stati 26 ricorsi di cui 16 parlamentari o ex parlamentari della Lega, di quella lega che ha sempre strillato, negli ultimi 17 anni, stando al governo :Roma ladrona... ma una volta lì, hanno tutti imparato magnificamente l'arte dell'ARRAFFARE. Quindi dovremmo pretendere spese trasparenti in termini di stipendio o di rimborsi ai partiti, vogliamo che tutto venga fatturato e registrato e se qualcuno viene beccato a rubare, caso Lusi, in galera minimo 10 anni come il peggiore dei malfattori.

nonnoenio

02 febbraio 2012

Chieti - LUCIANO & Il CATTOCOMUNISTA


Dando seguito all'articolo pubblicato sul mio blog, da Luciano pellegrini, sul "molleggiato" è stato scritto un articolo su un giornale locale pubblicato su Internet, accusandolo di essere fazioso e alquanto prevenuto nei confronti di detto "artista" e non potendo in nessun modo interloquire col suddetto scrivente, mi vedo costretto a pubblicare la SUA risposta sul mio blog. Il mio modo di vedere sull'argomento è molto vicino a quello di Luciano; mi scuso per la lunghezza del post....

"
Caro Nando Marinucci, non voglio litigare ma voglio far valere i miei diritti di cronista.
Devi darmi la possibilità di replica come sancisce la nostra costituzione, ma specialmente la deontologia giornalistica.
Il riferimento è all'articolo pubblicato sul tuo giornale con il titolo “Sul Compenso a Celentano” e fimato da Giustino Zulli.
Giustino Zulli, simpatica persona che però, come tante volte gli ho fatto notare, vuole portare il “ paraocchi” e non vedere quello che gli accade intorno.
Nel suo articolo, in risposta al mio articolo su Adriano Celentano,ha usato parole ed espresso giudizi molto duri nei miei confronti.
Io non sono abituato ad esprimermi in simil modo, forse il suo trascorso nel sindacato dove si strilla tanto, lo hanno educato in questa maniera.
E' una sua scelta, quella di Zulli, di vedere solo a sinistra, come uno strabico e di non accettare le persone libere, come più volte gli ho dimostrato e questo mio modo di vivere lo fa incazzare .
Piuttosto che Celentano mi aspettavo qualche sua riflessione su Lusi.
Mi conosci, caro Marinucci, perché tanti anni fa hai pubblicato suoi tuoi giornali e blog qualche mio articolo.
Un paio...poi nulla!
Non me ne frega niente perché ho soddisfazioni su altri giornali e blog!
Tuttavia, per informazione, non disdegno di leggere il tuo giornale in rete “Abruzzo Popolare” sul quale ho trovato l'articolo citato.
La prima volta che ci siamo conosciuti, su Facebok il 22 settembre del 2009, in uno scambio si messaggi ti avevo catalogato,
cattocomunista”.
La tua risposta: ma non mi definire cattocuminista ...
Il mio passato è legato alla storia della DC locale.. quella dei movimenti giovanili...
I cattocomunisti credo siano un'altra cosa... Comunque aderisco pienamente al principio di "laicità" espresso nella mozione Bersani, credo sia il principio più condivisibile in questo
momento caotico...
La mia risposta: Non per presunzione e non voglio erigermi a professore,però permettimi di indicarti la definizione di " cattocomunista"
(da wilkipedia.)
Il termine cattocomunismo definisce, nel panorama filosofico e politico italiano, l'insieme di quei pensatori, religiosi e politici che, pur essendo di dichiarata fede cattolica, optarono per una scelta politica e programmatica vicina alle posizioni comuniste, accettando - senza tuttavia aderirvi completamente - gran parte del pensiero marxista
Ed il colloquio virtuale fra noi si è concluso con questa tua riflessione:
Definizione chiarissima..!
Il PD non è vicino a posizioni comuniste... tanto è vero che alle ultime politiche ha cercato tutte le alleanze possibili meno che quelle comuniste...!
Amici sicuramente... e se vuoi possiamo approfondire ancora...
La tua scelta di abbandonare la DC ed arrivare al cattocomunismo, è molto viscida
Sei un attentissimo cronista delle vicende della Chiesa Cattolica nella diocesi di Chieti Vasto scrivendo tutto ciò che accade nelle varie chiese ed elogiando l'arcivescovo.
Sappi che nel clero diocesano sono tutti miei amici ad iniziare dal vescovo, anche per motivi legati alla mia famiglia.
Ti rinnovo l'invito a partecipare venerdì 3 Febbraio alla mia conferenza al Salotto Culturale Semprevivo, dove parlerò anche della Chiesa...potrebbe interessarti e farti riflettere!
Ma non è questo il motivo del mio diritto di replica.
Torniamo a Zulli che è un tuo Opinionista che ce l'ha con me forse perché mi interesso di tutto, non porto il paraocchi e non mi fossilizzo solo su un argomento.
A me fa schifo Celentano, come Vieri, Rivera,i tanti conduttori di destra e sinistra che percepiscono compensi esagerati e che non si vergognano .
Un bravo ed attento cronista deve cogliere al volo la notizia che più viene diffusa in quel momento, sui giornali, sul Web, sulle reti.
Sembra che la notizia di Celentano che fa il braccio di ferro con la Rai per la sua partecipazione a San Remo, sia stata la notizia più importante della nostra Italia.
Porca miseria, con tutti i problemi che giornalmente dobbiamo affrontare e risolvere di qualsiasi genere che accadono giornalmente, con persone che si suicidano perché vedono la loro attività fallimentare, interessa se un cantante va al Festival di San Remo...
Non è razzismo, caro Nando, diglielo al tuo opinionista .
Ho ricordato che questa persona non ha cultura, non è stata colpa sua, e l'autodidatta purtroppo, per carenze oggettive, può cantare, può scrivere, ma con i suoi limiti, quello che denota questa persona.
Riflettendo, l'incazzatura del tuo opinionista e l'ira che lo ha sconvolto dipende dal motivo che Celentano è di Sinistra.
Infatti si è schierato con il Sindaco Pisapia, è amico di Grillo, frequenta solo persone di questa sponda, ma è un cattolicissimo quindi anche lui, caro Nando lo posso annoverare fra i Cattocomunisti?
Zulli, sembra un principiante eppure ha una certa età, non ha voluto capire il messaggio del mio scritto.
Questa persona, Celentano, che non permettere di essere interrotto durante i suoi monologhi senza capo e senza coda e impedisce agli sponsor di reclamizzare il loro prodotto pur pagando la pubblicità.
Il gioco delle tre carte che questo cantante ha fatto è disonesto.
Prende i soldi, diciamo 750mila euro, e li regala a chi vuole lui.
Perbacco con i soldi dei contribuenti italiani ci fa i cacchi suoi!
Però, questa brava persona paga le tasse su questa cifra, anzi poverino ci rimette di tasca sua.
Fa pena...che brava persona!
Perché caro Zulli non fai una colletta ed il ricavato lo regali a Celentano?
Perché deve scegliere lui gli ospedali e regalare i nostri soldi?
E' risaputo che Emergency di Gino Strada ,guarda caso, è composto solo da persone di sinistra!
A me caro Zulli interessa il fatto non la convinzione politica e mi meraviglio che credi ancora alle favole.
Chi sceglierà le famiglie povere, Celentano o i sindaci?
I sindaci, non hanno i soldi dei contribuenti e dovrebbero pensare loro ai casi bisognosi?
Come farà un sindaco di queste grosse città a scegliere una quindicina di famiglie?
Avrà un metro o... Sei proprio sicuro che tutto sia lecito?
Perché lo spettatore che vuole vedere il Festival deve essere violentato da questa persona?
Quanti perchè caro Zulli...!
Ti rinnovo il consiglio, cammina a testa alta, togliti i paraocchi, guardati attorno, non vedere solo rosso, convinciti che le persone, quelli che
“ comandano” fanno sempre i fatti loro.
Non ergerti a Gugliemo Tell, interessati anche di altro... "


Luciano Pellegrini