24 settembre 2012

Campo neutro, Marchionne - Della Valle 1 a 1


E' sempre dura la polemica tra l’Ad della Fiat Sergio Marchionne e il patron della Tod’s Diego Della Valle . Della Valle è tornato di nuovo alla carica e ha detto che la Fiat è stata presa " con le mani nella marmellata perché se ne voleva andare, con gli uffici stampa che lavorano più degli uffici progettazione". L’imprenditore ha detto che "se qualcuno venisse dall’estero, tipo la Volkswagen, farebbe macchine bellissime e che la crisi esiste per chi non ha nulla da vendere".  "La famiglia Agnelli a suo tempo ha deciso di abbandonare questo Paese nonostante la crisi che c'è ora qui in Italia, senza minimamente pensare alle conseguenze sul mondo del lavoro, dei fornitori, dei concessionari". Lo ha affermato, rincarando la dose, il patron della Tod's, Della Valle.Queste affermazioni le ha fatte, parlando della Fiat, al termine di un pranzo che ha chiuso un convegno alla Bocconi. La risposta di Marchionne è stata acida, irosa e immediata: "Non parliamo di gente che fa borse, io faccio vetture. Quanto lui investe in un anno in ricerca e sviluppo, noi non ci facciamo nemmeno una parte di un parafango. La smetta di rompere le scatole".

nonnoenio

21 settembre 2012

Chieti - Abruzzo con due "B"


Quasi 65mila nuove tessere sanitarie sono state consegnate ai relativi proprietari con tanto di errore grammaticale. Alla voce Regione infatti, Abruzzo è stato scritto con due " B ". La Direzione Sanità regionale ha chiesto chiarimenti alla società informatica Sogei. Quest'ultima, infatti, gestisce per conto del Ministero dell'Economia la stampa di detti tesserini di colore blu, compresi quelli contenenti l'errore grossolano che ha già fatto sbellicare dalle risate parecchia gente sull web. La ditta ha fatto immediatamente sapere di aver attivato un processo di sostituzione delle tessere sanitarie con la dicitura errata. Operazione che, a parte il tempo, non comporterà nessun tipo di onere a carico del cittadino e dello Stato. Chissa' se il tizio che ha scritto Abruzzo con due " B " , sa che coglione si scrive con la "GLI"

nonnoenio

20 settembre 2012

Chieti - Vignette sull'Islam


 E' di questi giorni la provocazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, incurante del caos e dei morti scatenatisi nel mondo islamico a causa di un film ritenuto blasfemo. Il Profeta è rappresentato nudo come Brigitte Bardot: e la Francia, a causa di ciò, teme per l'incolumità delle sue scuole e ambasciate in una ventina di paesi islamici e le terrà chiuse fra oggi e venerdì. Vietata a Parigi anche una manifestazione contro il film incriminato. I redattori della testata più politicamente scorretta di Francia sono asserragliati nel loro bunker del 20° arrondissement di Parigi, ricordando il 2006 e il 2011, quando le loro provocazioni anti-islamiche finirono per scatenare disordini e un incendio che distrusse completamente la loro redazione. Per il momento, il sito internet e l'account Facebook sono stati piratati e messi fuori uso, ma questo non ha impedito che sul web impazzasse per tutto il giorno una vera bufera di insulti da una parte e dall'altra. Il governo è imbarazzato, il primo ministro Jean Marc Ayrault ha fatto l'equilibrista, ricordando che la Francia è un paese «laico» dove vige la «libertà di espressione» ma ammettendo che qualcuno «può sentirsi ferito» dalle vignette. La strada che il premier consiglia è quella dei tribunali, e infatti Charlie Hebdo è stato già denunciato «per incitamento all'odio».

La strana fine di un poeta



Si è parlato a lungo sulla strana fine del poeta “G. D’Annunzio “ . All’epoca, alcuni giornalisti, ritennero che il vate si fosse suicidato; altri che fosse morto a causa di una accidentale caduta da un balcone della villa; altri asserirono che il poeta, negli ultimi tempi, soffriva di crisi depressive, facendo risalire la sua fine poiché il Poeta aveva espresso il desiderio di darsi la morte come fece lo zio Demetrio. Per diversi anni ci furono tesi contrapposte tra coloro che affermavano il D’Annunzio suicida, altri invece sostenevano che il Poeta aveva una gran voglia di vivere ed aveva un “vitalismo” sessuale straordinario… era sportivo e sapeva trovare i suoi piaceri nella vita, asserendo pertanto che il Vate era morto a causa di una emorragia cerebrale ( come da referto medico del dottor Alberto Cesari). A questo punto si potrebbe avedere dei dubbi su questa morte del Vate, riflettendo su fatti realmente accaduti in quel tempo: 1) Appena dopo la morte del Poeta, fu avvisato il capo dello Stato Mussolini, il quale, immediatamente partì da Roma per concludere, il giorno dopo, nel tempo più rapido possibile, i funerali del Vate (senza far eseguire l’autopsia) ! – 2) E’ pur vero che esisteva un certificato di morte in cui si specificava che il decesso era avvenuto a causa di una emorragia cerebrale; 3) Che la segretezza dell’ eventuale suicidio poteva essere giustificata per…ragione politica! Si sapeva benissimo che il Duce controllava ogni mossa del Vate. Vero è che Mussolini temeva molto D’Annunzio. C’è un episodio del 1937, nella stazione ferroviaria di Verona ,in cui il Duce che rientrava in Italia da un incontro con Hitler, incontrò il Poeta, il quale era ostile ad Hitler e contrario all’alleanza con la Germania ed , in quella occasione, redarguì il Duce con parole pesanti: “ Sei andato a Berlino a scavarti
la fossa con le tue mani!
” . In seguito il Poeta compose una “Pasquinata” contro il Dittatore Nazista, mettendolo in ridicolo per i suoi modi grossolani, ascrivendolo alla “ specie della Pennellessa” per mestiere d’imbianchino esercitato prima dell’ascesa politica … e lo chiama ancora “ Attila della pennellessa”, o “Tiranno Alemanno” 4) Dopo queste esternazioni avvenne un fatto strano: al Vate gli fu proposto ( quasi con intimidazione) di assumere una bella ragazza altoatesina, tale EMY HEUFLER circa ventenne alta e bionda con l’incarico di addetta alla persona del Poeta ( spia tedesca?) -5) Certo è che in quella fatidica sera del 1° Marzo 1938 … (queste sono le parole della vecchia cameriera Aèlis Mazoyer) … “ verso le otto preparammo la cena. Gabriele si trovava nella Zambracca seduto sul tavolo di lavoro. Dalla porta semiaperta lo udimmo parlare a Emy, la cameriera, venne a dirci che il Comandante si sentiva stanco e che non ci avrebbe raggiunto. Qualche minuto più tardi la porta si aprì ed un inserviente si lanciò verso di me gridando “svelta, svelta il Comandante sta molto male” . Erano esattamente le otto e cinque. D’Annunzio era stato fulminato da una commozione cerebrale ( dicitur) !!!!!!!- 6) Nel luogo preciso, dove il Poeta ebbe il lieve malore, fu trovato ,ai piedi della sedia ,un flacone di vetro frantumato su cui era scritto VELENO!! -7) La Heufler avrebbe somministrato al Vate il veleno invece della medicina. Si è saputo in seguito che la stessa, dopo la morte del Poeta, passò alle dipendenze del potente ministro Nazista Joachin von Ribbentrop !!!! Giustizia era stata fatta? Hitler soddisfatto!, Mussolini … anche! ……..!

18 settembre 2012

Chieti - La Passatella



Un gioco, un vizio, un passatempo, ma soprattutto una tradizione. La passatella, piú che un gioco, è un torneo di oratoria contadina, dove si sfogano, in interminabili giri di parole, tutti i rancori, gli odi, le rivendicazioni represse. Con una partita breve di carte si determina un vincitore, che è il Re della passatella, e un suo aiutante. Il Re è il padrone della bottiglia, che tutti hanno pagato; e riempie i bicchieri a questo o a quello, secondo il suo arbitrio, lasciando a bocca asciutta chi gli pare. L’aiutante offre i bicchieri, e ha diritto di veto: può cioè impedire a chi si appresta a bere di portare il bicchiere alle labbra. Sia il Re che l’aiutante debbono giustificare il loro volere e il loro veto, e lo fanno, in contraddittorio, con lunghi discorsi, dove si alternano l’ironia e le passioni represse. Qualche volta il gioco è innocente e si limita allo scherzo di far bere tutto a uno solo, che sopporta male il vino, o di lasciare a secco proprio quello che si sa amarlo di piú. Ma il piú delle volte, nelle ragioni addotte dal Re e dall’aiutante, si rivelano gli odi e gli interessi, espressi con la lentezza,l’astuzia, la diffidenza e la profonda convinzione dei contadini. Le passatelle e le bottiglie si seguono una all’altra, per delle ore, finché i visi sono accesi per il vino, per il caldo, e per il destarsi delle passioni, aguzzate dall’ironia e appesantite dall’ubriachezza. Se ancora non scoppia la lite, è in tutti l’amarezza delle cose dette, degli affronti subiti. Così Carlo Levi racconta la passatella in Cristo si è fermato a Eboli. La narrazione è riferita al paese di Grassano, ma nella nostra cittadina questo gioco, o meglio tradizione, segue le stesse dinamiche. La passatella è arte ed è degna di riconoscimenti per chi “la sa fare”( molti sono i nomi che nel tempo sono rimasti impressi nelle menti dei giocatori). Ciò che la rende affascinante è anche il fatto che il gioco si tramanda di generazione in generazione e nei tavoli dei bar si vedono giovani generazioni con anziani signori che discutono e filosofeggiano nel mentre della passatella. Dalle nostre parti è più comune giocare con la birra, piuttosto che con il vino, perchè meno alcolica. Girando per i bar vedrete sicuramente persone sedute intorno ad un tavolo con carte napoletane e con tre bicchieri, di solito da 100 cl, che discutono, giocano e si offrono i bicchieri l’un con l’altro; se in futuro vi troverete ad assistere ad un giro di passatella, soffermatevi ad osservare i gesti e i rituali che ricorrono tra una mano e l’altra.

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Chieti - LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE ED I LIBRI USATI


Le tasse aumentano, la spesa pubblica aumenta, e il governo dei professori cosa fa? Niente…! In questi giorni di riapertura delle scuole, il sostantivo “professore…” si sposa bene nell’attuale momento. Le famiglie degli studenti stanno faticando per l’acquisto dei libri e per questo impegno molte di loro chiedono un mutuo alla banca.Anche Geppetto, ci ricordiamo, che s’è dovuto vendere la giacca per comperare "l’abbecedario" a Pinocchio… Le lobby delle case editrici, dei professori, dei presidi, come hanno sempre fatto, hanno scelto l’elenco dei libri, che viene ad incidere su ogni famiglia, già duramente colpita, con una spesa di 494 euro per un figlio, senza l’acquisto dei dizionari! I vari ministri dell’istruzione cosa hanno fatto? Fortunatamente che molti giovani, la maggior parte laureati e specializzati, ma con la sfortuna di non essere figli della ministra Fornero, hanno attivato delle librerie dell’usato, anche a Chieti Questi giovani hanno immagazzinato i libri, li hanno selezionati per materia ed istituto, hanno realizzato dei database sul computer per la gestione dell’attività ed alla fine, per un impegno giornaliero di otto ore, riusciranno a guadagnare pochi euro ciascuno alla fine della vendita. Un esempio per far capire: Sul prezzo di copertina del libro che lo studente vende di 10 euro, chi lo acquista, ha uno sconto del 40 per cento,quindi paga 6 euro.Da questa somma entrata, 5 euro lo riceve chi ha venduto il libro ed un euro il gruppo di amici che ha attivato la vendita del libro usato. Più sono gli amici e meno si guadagna… Cari professori, sono dieci mesi che governate, ma niente è cambiato. Avete fatto presto ad imparare dai politici come si vive... Ci fosse stato uno che avesse dato il buon esempio rinunciando a qualche privilegio. Niente! Mi riesce difficile immaginare quando il mattino vi svegliate e vi guardate allo specchio…, se il vostro viso, il vostro aspetto, è sereno… se avete la coscienza a posto! Siete obiettivi che quello che fate per gli italiani è perfetto e senza compromessi? Caro Monti cosa ha pensato della disavventura del ministro Fornero a Monza? Date un bell’esempio, specialmente ai tanti giovani in cerca di lavoro e non raccomandati. Perché da subito non rinunciate all’auto blu ed alla scorta? Perché i 10mila poliziotti di scorta in borghese non indossano la divisa e vanno sul territorio a svolgere il loro servizio a favore della cittadinanza? Il Sindacato autonomo di polizia denuncia che a Roma ci sono più scorte che volanti in strada. Tornando ai libri di testo e leggendo le statistiche delle associazioni dei consumatori, c’è stato un Boom di acquisto dell’usato, +70% rispetto al 2011. E’ possibile che nonostante non ci siano stati grandi fatti nella storia, nella letteratura, nella matematica, nella musica, nella religione, c’è la speculazione delle case editrici che propongono ed impongono l’acquisto di un testo dove cambia solo la copertina ed il prezzo? Caro ministro Profumo, se ci fosse una commissione che controllasse la filiera dei libri scolastici, i libri verrebbero a costare la metà! Una buona notizia è che il Codacons denuncerà gli editori di libri scolastici che metteranno in commercio nuovi prodotti senza che vi siano modifiche essenziali rispetto alle edizioni precedenti. La speranza è che il prossimo anno, caro ministro pro tempore Profumo, le famiglie possano risparmiare questi soldi se verranno mantenute le promesse sui libri in digitale, anche se così come è stata ideata questa decisione, creerà più problemi che vantaggi.



Scritto da: Luciano Pellegrini
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16 settembre 2012

Chieti - No Tax Area



Finalmente l'idea, espressami a voce in Piazza S. Giustino due anni fa, dal consigliere Vitale , prende forma passando dalla parte teorica alla parte pratica. Creare in una via o una serie di vie, negozi da affidare a persone in grado di mandarli avanti agevolandoli con lo sgravio fiscale pèer un certo periodo. A questo riguardo, finalmente, parte il progetto pilota "No Tax Area", una serie di agevolazioni studiate dal Comune di Chieti per agevolare tutti quei soggetti che desiderano aprire un'attività in in via Cesare de Lollis e Piazza Malta, mettendo a disposizione decine di locali commerciali sfitti siti nella zona. Qui, per i primi tre anni, l'amministrazione ha stabilito una riduzione della Tosap (Tassa di occupazione del suolo pubblico) dell'80% ed una esenzione totale dalla Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani). L'auspicio è rivitalizzare il centro storico e favorire lo sviluppo di una "movida serale", capace di durare tutto l'anno. Fondamentale in questo senso, la disponibilità delle associazioni di categoria locali, Confartigianato, Confedilizia, Confesercenti, Cna, U.p.a,, U.p.p.i., nel finanziare iniziative ad hoc."Il Comune rinuncerà ad una parte dei propri introiti economici per favorire chi vuole aprire attività in piazza Malta e via Cesare de Lollis individuando in quest'area circa quaranta unità immobiliari sulle quali è possibile, fin da subito, avviare start up di natura commerciale.C'è solo d'augurarsi che l'iniziativa venga sfruttata da tutti quei giovani inprenditori che ne vorranno approfittare, riportando in città tutti quei piccoli negozi costretti a chiudere con l'apertura di grossi supermercati tipo il Megalò che hanno desertificato il colle.


nonnoenio

07 settembre 2012

Chieti - Chi sono gli ESODATI ?




ESODATO è un termine che da qualche tempo si incontra spesso sui giornali e probabilmente suscita molte titubanze: che vorrà mai dire? Niente di buono: viene dal termine esodo (esodati, coloro che hanno condotto un esodo), e riguarda una pattuglia di lavoratori che sono stati spiazzati dalla riforma Fornero delle pensioni. Sono lavoratori che, in genere per non arrivare ad essere proprio licenziati in casi di crisi aziendale, avevano sottoscritto accordi di prepensionamento, i quali però prevedevano – al momento della sottoscrizione – la data di attivazione della pensione prevista allora (al momento della firma). Ma poi, strada facendo, si sono trovati spostata la data del pensionamento dalla riforma Fornero, e sono rimasti così fuori dal posto di lavoro (per esito del prepensionamento), ma senza pensione (perché l’età necessaria per ottenerla era stata nel frattempo spostata in avanti). Non si sa bene quanti siano. La ministra parla di 65.000 persone, ma dai calcoli dei sindacati ne sono saltati fuori molti di più, oltre 300.000. La stessa INPS ha difficoltà a quantificarli con esattezza, e quindi possibili provvedimenti tampone (con relativi costi) restano sospesi nel limbo di cifre indefinite. Il nome sembra esotico, ma le persone sono assolutamente normali, per quanto piuttosto sfortunate. Alcune sono intorno a noi, vivono nel mio quartiere, e oggi racconto la storia di una di loro: Giovanna (nome ovviamente di fantasia, ma la storia invece è reale, avvenuta esattamente come qui la racconto). Giovanna lavorava in una grande multinazionale farmaceutica, a cui non mancano le risorse per “indorare” la pillola del licenziamento. Dopo una prima crisi aziendale nel 2007, nel 2009 la multinazionale butta fuori altre 160 persone, e questa volta anche Giovanna  è nella lista nera. I 160 sono messi in mobilità per un periodo della durata legata alla loro anzianità: per Giovanna sono 3 anni. 20 fra questi 160, sono abbastanza vicini alla pensione, e per loro la multinazionale fa un ulteriore sforzo: un accordo di prepensionamento, invece del puro e semplice licenziamento. Dopo i 3 anni di mobilità, si accorda per versare loro un minimo salariale fino al raggiungimento dell’età della pensione. Gio è fra questi, e firma le dimissioni volontarie: a lei, dopo i 3 anni di mobilità, ne mancano ancora 2 e ½ per la pensione, e la multinazionale caccia la grana per tirare fino alla data fatidica, che doveva scattare nel 2014.Ma poi arriva la Fornero, e sposta la data della possibile pensione per Giovanna al 2020. Così lei rimane in mezzo al guado: prepensionata fino al 2014, ...e poi? La ministra promette di riconoscere il diritto di andare in pensione secondo la vecchia data a 65.000 esodati (su questo numero stanno appunto trattando i sindacati), ma quali sì e quali no? Rientrerà la nostra nella pattuglia fortunata (e lei ci conta molto sulla sua fortuna!!!)? O dovrà cercarsi qualcos’altro da fare, intanto? (più facile a dirsi che a farsi). Ai posteri ml'ardua sentenza....


nonnoenio

05 settembre 2012

Chieti - Emilio Fede si butta in politica



Stando a quello che si legge in questi giorni sui giornali si apprende che il procacciatore di minorenni da portare ad Arco, Fede, scende in campo. Lo rivela il settimanale «L'Espresso» sul suo sito, l'ex direttore del Tg4 (di rete 4, proprietà Mediaset della famiglia Berlusconi) intende fondare «un movimento di opinione» che si chiamerà Vogliamo vivere. «Fondo un movimento di opinione perché ho ascoltato tanta gente che mi incoraggia. Il PDL rischia di diventare uno spartito stonato», spiega il giornalista al settimanale. «Mi muovo da solo e ci metto soldi miei. Quelli che non ha ancora bruciato sui tavoli verdi della roulette o quelli avuti da Mora come percentuale sugli "ingaggi" delle signorine in cerca di celebrità fra le braccia del cavaliere nero. Berlusconi non ne sa niente. Vogliamo vivere, riassume, il malessere di tanti, sotto il cosiddetto governo tecnico. Il centrodestra non può finire in mano alla Santanchè. E di là chi c'è? Beppe Grillo. Io non sono un politico, io ho una storia, sessant'anni di giornalismo, la Rai, l'Africa, le guerre seguite al Tg4. Questa storia due anni fa è stata inquinata ma non mi faccio intimidire. Penso a una lista di appoggio nel centrodestra. E mi rivolgo specialmente all'elettorato femminile, mica può andare tutto dalla Santanchè, no?». Alla domanda «Il Giornale (quotidiano che fa campo sempre alla famiglia Berlusconi) la vuole vicepremier?», Fede risponde: «Prego. Io faccio da me. L'ha scritto anche l'Unità: Fede non era un pagliaccio. Penso anche ai tanti anziani e giovani asfissiati da questo governo Monti». Intanto, defenestrato Fede, rinnovato nella linea grafica e nelle edizioni, ma fedele a uno spirito di continuità, il nuovo Tg4 di Toti debutterà dal 3 settembre anche con l'edizione di metà giornata, alle ore 14.

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Chieti - LE PERCOCHE DEL TRICALLE



Lepri- volpi- cinghiali- camoscio- pecore- maiali-galline- polli… dove ci troviamo…? A Chieti, in via dei Peligni125, al quartiere Tricalle, il 3 settembre. Antonio Pieragostino è un coltivatore diretto settantenne che coltiva sei ettari di terreno destinati a frutteto, oliveto, vigneto, erba medica. Ha due figli, Aurelio che lavora in un’azienda per trasformazione di foraggio per cavalli in strada Madonna della Vittoria e Marcello che gestisce un panificio in Piazzale Sant’Anna, sempre a Chieti. Mi ha raccontato Antonio, che inizia a lavorare molto prima del sorgere del sole e termina tardi, verso le ore 22. Il lavoro nella campagna è molto faticoso: arare - seminare - innaffiare - potare - concimare - trattare il raccolto, ma il meno possibile - raccogliere. Insieme alla moglie, Maria Bambina, vende i suoi prodotti al mercato di Piazza Malta a Chieti. Per lavorare la terra, è fornito di due trattori, uno in gomma e l’altro cingolato. Aurelio dopo il lavoro si impegna molto per la campagna, Antonio da solo, anche per l’età, non potrebbe provvedere a lavorare sei ettari di terreno. Ho assistito alla raccolta delle “percoche” a polpa gialla attaccato al seme, specie napoletana. La buccia gialla con riflessi rossastri, un profumo difficile da descrivere ed un sapore dolce, sugoso… Per gustare questo frutto consiglio la ricetta “Dring alla  Iezzone”. Tagliare le Percoche con la buccia e ricoprirle con il vino trebbiano della Cantina di Tollo, in una caraffa di vetro - Unire uno spicchio di limone ed uno di arancia - versare mezzo bicchiere di gassosa Abruzzo Ciavalini di Fara F.Petri CH - mettere una stecca di cannella - conservare la brocca in frigo per mezza giornata. Questa bevanda analcolica a base di frutta, “Percoche” esaltata con l’aroma della cannella, offre a fine pasto un corroborante per sopportare i problemi esistenziali. Sono andato sotto il pergolato e non ho resistito a spiluccare acini di diverse varietà di uva: pergolone, pizzutella, italia che assomiglia molto al sapore del moscato. Antonio produce anche dell’ottimo vino, sia Montepulciano che Trebbiano. Mi sono incuriosito per alcuni alberi con i rami che toccavano il terreno per le troppe mele. Mele di colore verde. Aurelio mi ha spiegato che sono mele per i diabetici… un po’ acerbe ma molto succose. Aurelio mi ha rivelato i problemi che ha subito per combattere l’invasione dei cinghiali arrivati sino all’uscio di casa, animali puzzolenti che non mangiano frutta o altro, ma scavano il terreno per nutrirsi di vermi. Fortunatamente si sono allontanati. Continuando il racconto, le pecore hanno abbandonato il prato dove brucavano perché sono stati assaliti da cani randagi. Ora restano a pascolare vicino l’aia, ma l’erba non è sufficiente. Le lepri e le volpi sono di casa, ma non danno tanto fastidio. Nel mese di maggio è rimasto incredulo nel vedere un camoscio, zampe lunghe, colore marroncino, piccole corna… come avrà fatto ad arrivare in città? Però dopo pochi giorni non si è più visto! Rientrato a casa di Antonio dalla campagna, era il tramonto, non ho potuto rifiutare "l’assaggio" della produzione agricola della sua campagna che ha voluto offrire. Nell’aia, una calda serata autunnale, Maria Bambina, la moglie, ha apparecchiato un tavolo con una bella e colorata tovaglia. Ho iniziato con pane ed olio proveniente dalla spremitura delle sue olive leccino-lonza e salsicce del suo maiale-pecorino, non ricordo di averne mangiato similari al giusto punto di maturazione, con il latte delle pecore, il tutto mandato giù con un Montepulciano di 14 gradi, al profumo di cioccolato e fragola. Come nelle antiche ed allegre tavolate in campagna , questo cerimoniale si è svolto  in un clima naturale campestre di amicizia, sorrisi, allegria, rispetto, educazione, gentilezza, familiarità, disponibilità! Prima di tornare a casa un mezzo bicchiere…di vino cotto invecchiato di 4 anni e quello riserva di 20 anni. Esiste un gesto plateale per mostrare l’apprezzamento di quello che uno mangia e gusta…far ruotare il braccio in senso orario accompagnato con un cenno di assenso della testa e con occhi e bocca gaudenti. Una sola rotazione del braccio indica che è buono, la doppia rotazione che è ottimo. Io e l’amico Ugo abbiamo usato questa doppia rotazione molte volte per ogni assaggio…. Sembra una favola, eppure al quartiere Tricalle, vicino alla città, esiste questo pseudo zoo ed una coltivazione di prodotti agricoli non contaminati. Quanti giovani non hanno mai visto le pecore? La fantasia li porta a immaginare questi animali solo nelle montagne, invece li possono trovare a due passi da casa e sarebbe istruttivo conoscere questi docili e “ fessi” animali, come si nutrono e come seguono il loro “capo gregge…”



                                                         Scritto da: Luciano Pellegrini

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03 settembre 2012

Chieti - Allarme aumenti generalizzati


Allarme dei consumatori in vista della ripresa di settembre, per un'escalation di prezzi e tariffe che, secondo Federconsumatori stanno per accogliere gli italiani al rientro delle vacanze «con il serio rischio di un peggioramento delle condizioni delle famiglie, con ricadute inevitabili sull'intera economia».A via di aumenti la contrazione dei consumi è sotto gli occhi di tutti. Si riducono le spese superflue, si spende solo per il mangiare e si cerca di passare più tempo in casa. Poi questi ultimi aumenti aumenti della benzina, incideranno enormemente sull'aumento dei prezzi, se si aggiungono gli aumenti delle bollette (luce e gas) e le tasse senza ottenere nessun risultato concreto. Questo andamento al rincaro non sembra avere più soste, anche nella ripresa autunnale, soprattutto sul versante dell'alimentazione, alla luce delle speculazioni internazionali sulle derrate alimentari, con aumenti del 7%, cioè a più 392 euro pro capite annui; con l'incremento dei costi mantenimento della casa dove le bollette di gas, luce, acqua e rifiuti, si attesteranno intorno a 308 euro in più e i costi energetici tra carburanti e riscaldamento che registreranno aumenti vertiginosi per un complessivo più 471 euro. Senza dimenticare gli indicibili aumenti delle tassazioni, IMU e addizionali IRPEF». Federconsumatori, annuncia che ha organizzato un (inutile secondo me) presidio di protesta davanti a Montecitorio il 19 settembre. Intanto da ieri sono finiti i «super-sconti» promossi al distributore da Eni: nell'ultimo weekend si sono registrate code in molte località. I carabinieri di Rimini ad esempio sono stati impegnati per regolare il flusso. Decine le telefonate di automobilisti infuriati per le lunghe code che si sono create nelle aree di servizio di alcune compagnie perchè diverse persone, per accaparrarsi il combustibile, hanno cominciato (da non credersi) a riempire 3-4 taniche da 20 litri cadauna, causando rallentamenti e il nervosismo di chi era in coda.Tutti facevano una cospiqua scorta in attesa degli improbabili ulteriori sconti o delle riduzioni che dovrebbero essere messi in atto dalle compagnie e dal governo, altrimenti ci sarà, a cusa dei rincari, un blocco totale dei consumi e allora si che cominceremo a riparlare di DEFOULT.






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Chieti - Madonna del Freddo

Madonna del Freddo o Madonna della Neve o Zona P.E.E.P.(Piano di Edilizia Economica Popolare) al  Centro Levante. Queste denominazioni individuano il popoloso quartiere, di circa 2500 abitanti, insediati nella zona. Il titolo di Madonna del Freddo è di origine popolare, mentre la versione ufficiale è quella di Santa Maria della Neve, perché la città di Chieti, anticamente era spesso investita da abbondanti nevicate e per questo motivo era nata una sentita devozione per questa Madonna. Una leggenda racconta che un giovane molto povero, percorrendo i terreni nella zona che sto evidenziando, fu colto da malore accompagnato da febbre alta. Più si copriva e più sentiva freddo! Supplicò la Vergine di aiutarlo, il miracolo si compì e guarì. Con i risparmi del suo lavoro e per la riconoscenza alla Vergine, edificò una cappella dedicata alla Madonna del Freddo, protettrice anche contro le febbri malariche. Questa chiesa come tutte quelle realizzate nei contadi è molto venerata e sempre manutentata da parte di benefattori. Infatti, una parte rilevante della città di Chieti è costituita dal suo contado, a testimonianza dell’importanza dell’economia agricola che sempre ha caratterizzato la sua vita. Numerose sono le contrade che la coronano, e ognuna di esse si raccoglie intorno ad una chiesetta quasi sempre intitolata alla Vergine. La chiesa è sotto la giurisdizione della parrocchia di Sant’Anna. Purtroppo, oggi la sua posizione non centrale crea problemi ai fedeli a frequentarla, anche se la domenica viene celebrata una messa. Quando iniziarono i lavori per la costruzione delle case PEEP al Centro Levante, perché esposto ad Est,si pensò anche alla costruzione di una chiesa. Tanto è vero che esiste la gettata di cemento per il progetto di questa chiesa ora abbandonato, ricoperta da erbacce, con buche pericolose che possono procurare gravi infortuni alle persone che calpestano questa area non chiusa e protetta! Sembra che per motivi di “gelosia”, forse per il passaggio di molti residenti alla nuova parrocchia, qualcuno… non ha voluto. Piuttosto che pensare alle” anime…” si pensa al potere parrocchiale! Mi ha evidenziato un residente, Renato De Nardis, che hanno difficoltà a seguire le liturgie alla chiesa di Sant’Anna, ad iniziare dal catechismo, per il motivo che i genitori devono accompagnare i loro figli per questo obbligo e riprenderli nell’arco di un’ora. Sei costretto o a prendere il mezzo pubblico o la vettura personale. Molti però siamo anziani e la maggior parte non possediamo l’autovettura. Un esempio… La domenica abbiamo chiesto al parroco della parrocchia di Sant’Anna lo spostamento della messa delle otto, alle otto e mezza…il motivo? Il primo autobus urbano che passa per il quartiere, arriva al piazzale Sant’Anna, dove c’è la chiesa, alle otto e mezza, quindi quasi al termine della celebrazione. Purtroppo il servizio pubblico della Panoramica prevede in tutto l’arco della giornata festiva solo sei corse…i dirigenti della Panoramica pensano che nei giorni festivi i residenti del quartiere Madonna del Freddo non abbiano il diritto di usufruire del mezzo pubblico? Il parroco non ha accettato lo spostamento della messa! Eppure l’otto per mille che i contribuenti italiani donano alla chiesa cattolica serve anche per la costruzione delle chiese! Il quartiere è assai vivo. C’è la farmacia comunale, negozi, scuola elementare, palestre, ed un parco giochi ben realizzato con panchine, giochi, fontana. Esiste un sacrario militare con mezzi bellici, un’enorme fontana a forma di braciere e un’accogliente gradinata, ma gli ingressi sono chiusi! I residenti mi hanno riferito che la scelta è stata motivata affinché i proprietari dei cani“ caconi” non possano entrare per fertilizzare il terreno. Così ci sono ingressi “camuffati” da cespugli dove si può entrare, e dove entrano anche i cani! Quindi la scelta fatta dall’amministrazione comunale è solo un paravento, probabilmente per nascondere qualche inefficienza! L’associazione culturale “ Camminando Insieme” che risiede nel quartiere, è molto attiva e propone molti svaghi  nel tempo libero. Si realizzava sino a pochi anni fa un bel presepe, ma il locale è stato acquistato dalla farmacia comunale per cui non si attua più. Sta nascendo un comitato di quartiere, penso sia positivo, come mi ha riferito Alberto Marrone che fa parte del complesso musicale “ Bandiera Gialla”. Mi ha raccontato che a fine Luglio organizzano una festa popolare con bancarelle, giostre, con lo scopo di far incontrare e conoscere i residenti. Si esibiscono band musicali di giovani del quartiere e naturalmente il suo gruppo musicale sempre pieno di gente. Questo comitato di quartiere avrà lo scopo di evidenziare agli amministratori della città i problemi che sto descrivendo cercando di ottenere la risoluzione. Altro inconveniente il verde non curato!

        Scritto da: Luciano Pellegrini

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